IL FATTO / Estromessi dall'Onu
Nel Novembre del 2001 sul noto quotidiano The Guardian del 8 ottobre 2001
pubblicava l'articolo dal titolo: "Testimoni di Geova 'ipocriti' sciolgono
il loro legame segreto con le NU". L'articolo fu in vario modo ripreso anche
in Italia e in diversi siti internet di oppositori ed ex-Testimoni di Geova
compaiono questi articoli di giornali e lunghe trattazioni volte a
dimostrale come la Watch Tower Bible & Tract Society abbia fatto compromesso
con l'ONU rispetto ai principi biblici di neutralità da lei sempre
proclamati e sostenuti. Questa incoerenza, mostrata per ragioni di
opportunità e vantaggio, sarebbe stata nascosta fraudolentemente ai singoli
fedeli.
Si noti, ad esempio, il tenore dell'articolo del The Guardian:
Alle Nazioni Unite è stato chiesto di investigare perché hanno consentito
lo status di associato ai testimoni di Geova, la setta cristiana americana
fondamentalista degli Stati Uniti, che considera l'ONU la bestia scarlatta
di cui si parla nel libro di Rivelazione.
Alcuni membri delusi di tale gruppo, che conta circa sei milioni di
aderenti in tutto il mondo, e che ha 130.000 seguaci nel Regno Unito, hanno
accusato gli anziani del Corpo Direttivo di ipocrisia per aver segretamente
accettato di associarsi con un'organizzazione che essi continuamente
denunciano in termini apocalittici.
Le stesse Nazioni Unite hanno riconosciuto ieri di essere sorprese che la
setta, il cui nome ufficiale è Watch Tower Bible and Tract Society of New
York, sia stata accettata nel loro elenco delle Organizzazioni non
Governative da più di dieci anni.
Tutti sorpresi, per questo giornalista. Singoli fedeli e persino le Nazioni
Unite. Tutti scandalizzati, tutti perplessi per questa ennesima accusa
rivolta all'ente che rappresenta negli Stati Uniti la comunità religiosa
nota come Testimoni di Geova.
Leggendo l'articolo apparso sul quotidiano The Guardian, come anche altri
articoli simili sul web, il lettore attento avrà sicuramente notato che il
tenore dell'articolo è volto a denigrare e non a raccontare semplicemente un
fatto accaduto. Commentando la notizia apparsa sul The Guardian in un gruppo
di discussione in lingua inglese, un ex-testimone di Geova scrive:
È la notizia più bella che io abbia mai sentito in vita mia. È uno scoop
da prima pagina che aspettavo da anni.
Non è forse vero che il titolo apparso su The Guardian anch'esso è uno scoop
volto a far colpo sulle persone che sono già prevenute nei nostri confronti?
È la notizia più bella che oppositori e apostati potevano leggere. Inoltre,
articoli come: "I Testimoni di Geova via dal Palazzo di Vetro",
"L'Infallibile virtù della coerenza", "La Torre di Guardia e le Nazioni
Unite: sei stata pesata e sei stata trovata mancante." ecc., dimostrano
chiaramente che i redattori sono di parte avendo l'unico scopo di mettere in
cattiva luce l'organizzazione dei testimoni di Geova e di seminare dubbi in
chi non è in grado di esaminare effettivamente il caso.
Le accuse dei nostri oppositori vengono poste in questi termini:
a.. La Watch Tower ha agito nell'ombra registrandosi segretamente come
ONG.
b.. La Watch Tower ha fatto compromesso politico con l'ONU.
c.. La Watch Tower è stata incoerente con i suoi stessi insegnamenti: da
una parte afferma che l'ONU è la bestia selvaggia descritta nel libro
biblico di Rivelazione (Apocalisse) e dall'altra parte si è legata all'ONU.
d.. La Watch Tower si serviva dello status di ONG come "Biglietto da
visita" per entrare nei paesi dove l'opera non è riconosciuta.
e.. La Watch Tower ha dovuto fare dei cambiamenti in alcuni insegnamenti
per rispettare i criteri di trasparenza richiesti da una ONG.
f.. La Watch Tower ha mentito a tutti i testimoni di Geova inviando una
circolare a tutte le congregazioni. Gli oppositori asseriscono che:
a.. La Watch Tower ha mentito quando scrisse che i Criteri di
Associazione alle ONG sono stati cambiati mentre in realtà non c'era nessun
cambiamento.
b.. La Watch Tower ha mentito quando scrisse nella circolare che era
necessario registrarsi come ONG per accedere alla Biblioteca delle NU.
g.. Le pubblicazioni della società sostengono le attività dell'ONU.
In armonia con il principio che governa questo sito, quello di Atti 28: 22,
è bene sentire direttamente dalle fonti la verità su questa vicenda e non
lasciarsi andare a speculazioni non documentate. D'altra parte il serio
ricercatore della verità non dovrebbe avere l'atteggiamento espresso in Atti
17: 11? A chi somigliano coloro che si lasciano andare a sensazionalismi,
circonlocuzioni verbose, frasi volte a far nascere il dubbio o il sospetto?
Procediamo perciò in armonia con i nostri scopi ed esaminiamo la questione
Watch Tower e ONU.
Adesione segreta?
Per il mondo dei mass media fa sicuramente più notizia dire che la Watch
Tower ha agito in segreto che dire semplicemente che essa si è registrata
come ONG. Il tutto certamente con la compiacente collaborazione di almeno
una parte dei mass media sempre ben disposta verso ogni fonte di critica.
Chiediamoci: È vero che la Watch Tower voleva agire nell'ombra tenendo
nascosta o segreta l'adesione di un nostro ente al DPI? La risposta è no. In
realtà, non c'è nulla di sorprendente o di segreto in ciò che certi gruppi
hanno reso pubblico, pensando di svelare chissà quali intrighi. L'accusa è
completamente falsa perché l'elenco delle ONG che fanno capo al DPI è
pubblico, ed è anzi consultabile persino via internet. Questo evidenzia una
delle tante contraddizioni delle loro accuse.
Ciò che più stupisce, replicano gli oppositori, è che quasi nessun testimone
di Geova sapeva del "legame segreto" che c'era tra la Watch Tower e le
Nazioni Unite prima dell'articolo apparso sul quotidiano The Guardian.
È vera questa loro affermazione? Se chiedessimo a tutti i testimoni di Geova
(americani, africani, asiatici, o di tanti altri paesi europei), se hanno
mai sentito parlare dell'Associazione europea dei Testimoni di Geova per la
tutela della libertà religiosa, diranno sicuramente di no. Il fatto che
molti testimoni di Geova nel mondo non conoscono affatto questa associazione
vuol dire che è stata tenuta segreta ai fedeli? Assolutamente no. Tra le
altre cose, questa associazione ha scritto il famoso libro "bianco" (che i
nostri oppositori conoscono molto bene) intitolato: "Intolleranza Religiosa
alle soglie del Duemila". Questo libro è quasi del tutto sconosciuto alla
gran parte dei testimoni non italiani. Da notare inoltre che non tutti i
testimoni di Geova italiani lo conoscono e in particolar modo coloro che
sono diventati testimoni dopo il 1990. È evidente, che il fatto che molti
testimoni non conoscano questa associazione non la rende assolutamente
segreta. Lo stesso si può dire dell'adesione di un nostro ente come ONG.
A questo punto alcuni potrebbero chiedersi: Se l'adesione non era segreta
per quale motivo quasi nessun testimone di Geova lo sapeva? In parte non è
assolutamente vero che quasi nessun testimone lo sapeva. Migliaia di
testimoni lo sapevano ed alcuni addirittura facevano parte dei cosiddetti
"comitati di soccorso". Molti sorveglianti viaggianti, nei loro discorsi
pubblici citavano esperienze riguardanti gli aiuti umanitari usando proprio
gli aerei messi a disposizione dalle Nazioni unite. Ad ogni modo, per
rispondere a questa domanda torniamo di nuovo al caso dell'Associazione
europea dei Testimoni di Geova. Per quale motivo molti testimoni di Geova
non la conoscono? La risposta è semplice; questa Associazione fu istituita
per dare un contributo contro la ghettizzazione dei testimoni di Geova in
Italia sostenuta da parte delle cosiddette organizzazioni antisette. È una
realtà tutta italiana, ecco perché molti testimoni del resto del mondo non
la conoscono.
Lo stesso si può dire della registrazione di un nostro ente come una ONG. Lo
dimostra un opuscolo francese stampato dalla Betel nel Regno Unito nel 1991
intitolato "Finanziamento del culto dei cristiani testimoni di Geova in
Francia". Esso dice chiaramente che "I testimoni di Geova usano un'Organizzazione
Non Governativa [una ONG] per aiutare in special modo i paesi africani". È
comunque falsa la loro affermazione che la maggioranza non sapeva
dell'esistenza di questo opuscolo. Tutti i testimoni di Geova del mondo
avranno sicuramente letto l'Annuario del 1998 pp. 44-5. Il sottotitolo
"Aiuti umanitari" dice:
Un modo in cui dimostriamo pubblicamente buona volontà verso il prossimo è
impegnandoci attivamente a prestare soccorso in caso di disastri. Per
esempio, per la popolazione della Repubblica Democratica del Congo (ex
Zaire) nel 1997 una squadra interamente composta di testimoni di Geova ha
organizzato aiuti umanitari. Con l'assistenza di migliaia di testimoni di
Geova di Belgio, Francia e Svizzera, sono state fornite ai profughi
tonnellate di viveri, indumenti, prodotti vitaminici e medicinali, e anche
18.500 paia di scarpe e 1.000 coperte, il tutto aerotrasportato in Africa,
per un valore complessivo di quasi un milione di dollari. Questi generi di
prima necessità sono stati inviati in dono principalmente ai testimoni di
Geova, ma sono stati condivisi anche con altri. - Gal. 6:10.
La filiale della Francia è stata aiutata a preparare un opuscolo che
contiene particolari su questa attività. L'opuscolo è stato portato a
funzionari del governo e giornalisti, per metterli al corrente di ciò che
stavano facendo i testimoni di Geova per assistere in modo positivo e
pratico i bisognosi. Diversi funzionari hanno espresso sincero apprezzamento
per queste informazioni. Sono rimasti colpiti specialmente da ciò che veniva
fatto per assicurarsi che i soccorsi pervenissero a chi ne aveva bisogno e
fossero distribuiti in modo equo.
Anche la Torre di Guardia del 1° dicembre 1998 p. 11 dice:
Per esempio, durante la tragedia del Ruanda, nel 1994, Testimoni europei
[a capo i testimoni di Geova francesi] si recarono come volontari in Africa
per portare aiuti umanitari. Nell'ambito delle operazioni di soccorso furono
subito allestiti campi ben organizzati e ospedali da campo. Per via aerea
furono inviate ingenti quantità di viveri, capi di vestiario e coperte. I
rifugiati che beneficiarono dei soccorsi erano oltre tre volte più numerosi
dei Testimoni locali.
Alla Faccia della segretezza! Che razza di segreto è se è stato stampato?
Con quale coraggio gli oppositori sostengono che l'opuscolo è quasi del
tutto sconosciuto alla gran parte dei testimoni dal momento che è stato reso
noto e annunciato sull'Annuario? I nostri oppositori non sanno che la
stampa di per se stessa esclude la segretezza?
L'opuscolo "Finanziamento del culto dei cristiani testimoni di Geova in
Francia", come nel caso del libro Bianco stampato dall'Associazione Europea
dei Testimoni di Geova, è una realtà Francese. Tutti i testimoni sanno che
la cura degli gli aiuti umanitari è spartita tra alcune Case Betel. La
Francia per esempio, cura gli aiuti umanitari e l'opera di evangelizzazioni
dei paesi africani. L'Italia cura gli aiuti umanitari e l'opera di
evangelizzazioni di molti i paesi dell'Europa dell'Est. ecc. Tutto questo
dimostra chiaramente che l'accusa dei nostri oppositori è completamente
falsa e vuole creare clamore laddove non esiste.
Chiediamoci: Ora che molti testimoni di Geova sono venuti a conoscenza del
fatto, ha forse cambiato qualcosa? Se la società avesse reso noto la sua
adesione al DPI avrebbe cambiato qualcosa? Assolutamente no. Anche perché
gli oppositori avrebbero comunque trovato da ridire sull'operato
dell'organizzazione per cercare di metterla in cattiva luce. Quindi l'accusa
della segretezza è irrilevante e tende a far colpo solo su persone che sono
già prevenute nei nostri confronti, che amano le notizie sensazionalistiche
e che desiderano di cuore che la segretezza sia effettivamente vera. È
veritiero il famoso ritornello di una vecchia canzone di Antoine degli anni
'60 che dice:
"se sei brutto ti tirano le pietre, se sei bello ti tirano le pietre!
Dovunque tu andrai, qualsiasi cosa farai sempre pietre in faccia
prenderai...".
I Testimoni di Geova e le NU: Un Legame?
I Testimoni di Geova hanno stretto un legame con le Nazioni Unite? Prima di
rispondere a questa domanda cerchiamo di chiarire in primo luogo i termini.
Cos'è una ONG?
La sigla ONG (che si trasforma in NGO in inglese) sta per "Organizzazione
Non Governativa" e caratterizza le associazioni no-profit, diffuse in tutte
il mondo, che avviano progetti di cooperazione con i paesi in via di
sviluppo e che hanno come fine quello di migliorare le condizioni di vita di
queste popolazioni. Una ONG quindi, è un'organizzazione nazionale o
internazionale indipendente dal governo e non è tenuta affatto a far nessun
riferimento a nessun governo o organizzazione politica. Da tener presente
che non esistono solo le ONG affiliate alle Nazioni Unite, ci sono per
esempio le ONG europee che non sono registrate presso l'ONU.
L'espressione "legame", usata a sproposito da nostri oppositori per
designare l'adesione di un nostro ente come ONG, è del tutto scorretta. Per
amore di obiettività e conoscenza, una ONG non si lega alle Nazioni Unite,
per cui per l'ONU un gruppo qualsiasi di volontari e senza fini di lucro può
diventare una ONG, e questo lo dovrebbero sapere molto bene i nostri
oppositori! È ovvio che a loro non interessa metterlo in evidenza per dare
più peso ad una tesi completamente falsa.
Un aspetto della questione che merita di essere evidenziato, è il
significato dell'adesione al DPI, che i nostri oppositori si ostinano a non
capire (forse volontariamente), arrivando in tal modo ad una conclusione
artefatta. Si continua infatti volutamente a generare confusione su questo
fatto. Ma è improprio dire che la Watch Tower ha fatto parte dell'ONU: punto
e basta! Chi lo afferma è palesemente bugiardo!
Che cos'è il DPI?
Basta fare una ricerca sul sito ONU (http://www.un.org/), per comprendere
cos'è Il DPI e qual è il suo ruolo. In breve, il DPI, ossia il Dipartimento
delle Pubbliche Informazioni, è uno dei tanti organismi che formano il
sistema delle Nazioni unite. Come indica il nome stesso, provvede a
divulgare le informazioni relative all'operato dell'ONU - come
contropartita, diciamo così - che l'ONG afferente divulghi quel materiale di
cui viene a conoscenza (cosa che la nostra organizzazione ha fatto
presentando nelle pubblicazioni le fonti ONU: che lo abbia fatto in maniera
critica o meno non ha importanza come si vedrà più avanti.
Registrarsi come ONG associata al DPI vuol dire forse fare compromesso con
il mondo politico? Assolutamente no, anche perché queste organizzazioni non
hanno necessariamente finalità politiche. Ribadiamo che è comunque errato
insinuare che un nostro ente è legato all'ONU: è più corretto affermare che
ha instaurato un rapporto con un ufficio di quell'organizzazione. Ciò è
sottolineato chiaramente dallo stesso DPI. Nel sito delle Nazioni Unite alla
pagina http://www.un.org/dpi/ngosection/brochure.htm, all'atto della
registrazione, le ONG vengono informate che l'affiliazione:
Association of NGOs with DPI does not constitute their incorporation into
the United Nations system, nor does it entitle associated organizations or
their staff to any kind of privileges, immunities or special status. Link
Traduzione:
Affiliazione delle ONG al DPI non significa che esse vengano incorporate
nel sistema delle Nazioni Unite, né conferisce alle organizzazioni affiliate
o al loro personale alcun genere di privilegio, immunità o status
particolare" (Guidlines: Association between the United Nations and
Non-Governmental Organizations [NGOs], p. 15. Il grassetto è nostro.
Lo status di ONG serviva come "biglietto da visita"?
La suddetta dichiarazione tratta dal sito dell'ONU, tra l'altro, dimostra
chiaramente come siano assolutamente prive di fondamento le supposizioni
secondo cui il nostro ente si sarebbe iscritto per avere una specie di
"biglietto da visita" nei paesi in cui non siamo riconosciuti: che razza di
"biglietto da visita" sarebbe se è esplicitamente detto che nessuna ONG fa
parte delle Nazioni Unite, le quali non danno alcun riconoscimento formale
in questi casi? Se un organizzazione desidera presentarsi come ONG non ha
bisogno di aderire all'ONU: esistono tante ONG che non sono iscritte all'ONU
e operano nel mondo in qualità di ONG senza dover millantare alcun rapporto
particolare con le Nazioni Unite.
Da notare che i testimoni di Geova erano già presenti in 220 paesi al
momento della loro iscrizione come ONG, per cui un "biglietto da visita" non
serviva a niente in quanto il lavoro grosso era già compiuto. Nell'arco di
10 anni (cioè dal 1991 al 2001 quando la società ha ritirato la sua
iscrizione) l'opera di evangelizzazione si è estesa ad oltre 15 paesi, la
cui maggioranza sono di matrice islamica dove le Nazioni Unite non sono ben
viste. Anzi, presentarsi come un'organizzazione in qualche modo legata alle
N.U. poteva creare più svantaggiosi che benefici quindi un "biglietto da
visita" del genere non conviene assolutamente. Per cui l'accusa secondo la
quale il nostro ente si sarebbe iscritto per avere una specie di "biglietto
da visita" nei paesi in cui non siamo riconosciuti, non trova nessun
riscontro reale e logico, le argomentazioni dei nostri oppositori sono
veramente ridicole buttate lì senza nessuna meditazione.
Motivi per cui un ente della Watch Tower si è registrato come ONG
La ragione per la quale nel 1991 un nostro ente si era iscritto come ONG
presso il Dipartimento d'informazione pubblica (DPI) dell'ONU era la
possibilità di accedere alle biblioteche dell'ONU per consultare il ricco
materiale su temi quali salute, ecologia, sociologia, ecc. La nostra
redazione se ne serviva già da anni, ma nel 1991 divenne necessario essere
iscritti quale ONG per continuare ad accedervi. I documenti di registrazione
compilati allora non contenevano nessuna dichiarazione incompatibile con le
nostre credenze cristiane.
In questo fatto gli oppositori credono di vedere una contraddizione con il
nostro intendimento della visione biblica dell'"immagine della bestia
selvaggia" descritta nel libro di Rivelazione, soprattutto poiché i criteri
di ammissione per le ONG, nella versione attuale, richiedono che le ONG
'sostengano gli ideali dell'ONU' Infatti, a novembre la Watchtower ha
interrotto l'appartenenza alle ONG.
Inoltre, secondo i Testimoni, la Bibbia, con linguaggio simbolico, paragona
vari governi e potentati a "bestie selvagge". Non sono solo i Testimoni a
ricavare dal linguaggio biblico questa conclusione. Anzi, è un fatto dato
quasi per scontato dagli esegeti. In genere, infatti, i commentatori biblici
riconoscono che le "bestie" di questo testo - al pari di quanto avviene in
altri testi della tradizione biblica - hanno "rappresentato di solito uomini
(principi e popoli) o realtà politiche umane (regni)" (L'Apocalisse di
Giovanni). Questi simbolismi biblici non influiscono minimamente - così come
non accadeva nel cristianesimo del I secolo - sul corretto atteggiamento che
il singolo cristiano o la vera congregazione, o chiesa, nel suo insieme
dovrebbe tenere verso i governi che operano al presente. Infatti, tutti i
cristiani hanno ricevuto il comandamento di mostrare il dovuto rispetto a
questi governi fintantoché esistono con il permesso di Dio. I testimoni di
Geova vedono anche l'ONU sotto questa luce. In occasione del cinquantenario
dell'ONU, "La Torre di Guardia" del 1 ° ottobre 1995, p. 7, al sottotitolo
"Il punto di vista cristiano sulle nazioni unite", ha riassunto bene il
nostro punto di vista sulle Nazioni Unite:
"Nelle profezie bibliche i governi umani sono spesso simboleggiati da
bestie selvagge. (Daniele 7:6, 12, 23; 8:20-22) Da molti decenni, quindi, la
rivista "Torre di Guardia" identifica le bestie selvagge di Rivelazione
(Apocalisse), capitoli 13 e 17, con i governi del mondo attuale. Fra questi
ci sono le Nazioni Unite, descritte nel capitolo 17 di Rivelazione come una
bestia selvaggia di colore scarlatto con sette teste e dieci corna.
Tuttavia questo intendimento scritturale non autorizza a mancare in alcun
modo di rispetto ai governi o ai loro rappresentanti. La Bibbia dice
chiaramente: "Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non
c'è autorità se non da Dio; le autorità esistenti sono poste nelle loro
rispettive posizioni da Dio. Perciò chi si oppone all'autorità si mette
contro la disposizione di Dio; quelli che si mettono contro di essa ne
riceveranno giudizio". - Romani 13:1, 2.
Per questo motivo i testimoni di Geova, che mantengono una rigorosa
neutralità in campo politico, non interferiscono nelle attività dei governi
umani. Non fomentano rivoluzioni né partecipano ad atti di disobbedienza
civile. Riconoscono che qualche forma di governo è necessaria per garantire
la legge e l'ordine nella società umana. - Romani 13:1-7; Tito 3:1.
I testimoni di Geova considerano le Nazioni Unite alla stregua degli altri
organismi governativi del mondo. Riconoscono che le Nazioni Unite continuano
a esistere col permesso di Dio. In armonia con la Bibbia, i testimoni di
Geova rendono il dovuto rispetto a tutti i governi e ubbidiscono loro finché
tale ubbidienza non richiede che trasgrediscano la legge di Dio. - Atti
5:29".
Criteri di Associazione prima e dopo 1991
Nel 1991 la WTS si registrò alle Nazioni Unite come Organizzazione Non
Governativa (ONG) con il solo proposito di avere accesso al Department
Pubblic Informations (DPI) ottenendo quella che e' ormai nota come «Library
Card».
Attraverso questa Card, il nostro Writing Department ha potuto accedere ad
innumerevoli informazioni (e altro che vedremo più avanti) che poi sono
state utilizzate in molti articoli comparsi sulle nostre riviste.
Al tempo dell'iniziale registrazione come ONG, la procedura per aderire era
molto semplice (anche troppo) infatti non era neppure richiesta la firma di
un qualsivoglia rappresentante dell'organizzazione aspirante ONG.
Alcuni anni dopo la nostra registrazione come ONG, e all'insaputa del Corpo
Direttivo, le Nazioni Unite (da ora NU) pubblicarono l'opuscolo «Criteria
for Association» il quale decreta che le ONG avrebbero dovuto supportare gli
ideali e le mete delle NU in maniera particolare. Appena il Corpo Direttivo
(da ora CD) ne venne a conoscenza, la sottoscrizione venne annullata e la
Card restituita. Punto e basta!
La WT ha sempre condannato l'identificazione delle NU con il «Regno di Dio
sulla Terra».
Chiarito questo, i principi e le mete espresse nello statuto delle NU sono:
... mantenere la pace e la sicurezza internazionale, eliminare situazioni
che minacciano la pace mondiale, incoraggiare relazioni amichevoli fra le
singole nazioni, proteggere i fondamenti della libertà di tutti i popoli
senza discriminazione basata su razza, sesso, lingua o religione, permettere
la cooperazione internazionale per risolvere problemi economici, sociali,
culturali, ecc.. ecc..
C'è forse qualcosa in queste affermazioni che potrebbe contrastare con le
nostre credenze da Cristiani? Non sono forse le stesse cose che ogni singolo
governo si prefigge di attuare all'interno dei propri territori?
Forse abbiamo problemi di sorta ad usufruire dei vantaggi che il nostro
governo ci mette a disposizione? Perché avremmo dovuto avere problemi ad
usufruire di vantaggi che le NU (stessi ideali dei singoli governi ma su
scala mondiale) ci metteva a disposizione?
Tanto più che gli ideali in sé non sono assolutamente sbagliati. È
interessante cosa un Testimone di Geova disse tempo fa su un forum di
discussione:
Sì, la Società è [era] registrata presso le Nazioni Unite. Ma ciò non la
rende un suo sostenitore, poiché è stato necessario che si registrasse per
poter ottenere la tutela dei diritti umani sotto l'egida delle NU. Se le
Nazioni Unite non avessero dato il loro riconoscimento alla Società, essa
avrebbe potuto fare ben poco e ricevere ben poca protezione nei confronti
delle potenze mondiali che cercano di distruggerla. Per esempio, a favore
dei Testimoni che sono perseguitati in varie parti del mondo, la Società può
appellarsi alle Nazioni Unite, ricorrendo al loro 'status' per ottenere il
rispetto dei diritti umani dei Testimoni. Si tratta di un diritto
fondamentale che è garantito dalla legislazione delle NU sui diritti umani.
È esattamente quello che accade quando la Società chiede di registrarsi
come ente legale in vari paesi del mondo. Sostenere che ciò equivale a
sostenere i governi dei vari paesi in cui essa opera non è corretto. La
registrazione è obbligatoria per legge. Proprio come noi paghiamo le tasse
perché così vuole la legge, obbediamo anche alle altre leggi dei vari paesi,
quando ciò non è contrario alla legge di Dio. Mediante la registrazione il
governo riconosce la nostra esistenza.
Alle parole di cui sopra un oppositore ha replicato:
Sarebbe interessante far rileggere a questo Testimone -per sentirne il
commento- ciò che qualche anno fa la Società aveva stabilito in una materia
simile, in merito all'associazione all'YMCA, e che apparve sulla Torre di
Guardia del 15 giugno 1979 nella rubrica Domande dai lettori:
Chi si iscrive all'YMCA accetta o sottoscrive gli obiettivi e i principi
generali dell'organizzazione. Non paga semplicemente per qualcosa che
riceve, come quando compra qualcosa che è in vendita al pubblico in un
negozio. (Confronta I Corinti 8:10; 10:25). Né l'iscrizione è semplicemente
un lasciapassare, come quando si compra un biglietto del teatro. Con
l'iscrizione si diventa parte integrale di questa organizzazione fondata con
precisi obiettivi religiosi, inclusa l'intesa interconfessionale. Quindi, il
testimone di Geova che diventa membro di una tale associazione cosiddetta
"cristiana" commette apostasia.
A primo acchito potrebbe sembrare che la WT «predichi bene» ma «razzoli
male», ma attenzione: la YMCA è una associazione religiosa e quindi fa parte
di Babilonia la Grande. Iscriversi alla YMCA significa iscriversi ad una
parte di Babilonia la Grande. Cosa che è sicuramente antiscritturale. Ma le
NU non sono parte di nessuna religione. Ecco perché questo ragionamento
della WT non può essere applicato alle NU.
Dio stesso si servirà delle NU per adempiere il suo proposito! Utilizzare i
servizi che le NU hanno offerto non è minimamente equiparabile al
presentarla come sostituto del Regno di Dio.
Certo, è diverso se il governo ci chiedesse di attivarci in prima persona
per supportare suoi ideali in contrasto con la Bibbia, infatti è noto che la
neutralità che ci caratterizza ci porta a supportare solo gli ideali
conformi alla volontà del Cristo.
Quando le NU chiesero in modo ufficiale e inequivocabile di supportarli in
maniera non scritturale, la WT annullò la registrazione come ONG.
Che dire del fatto che lo statuto delle NU prevede la possibilità di
intraprendere azioni militari? Forse che i Testimoni di Geova non
riconoscono ai singoli governi l'autorità «della spada» concessagli da Dio?
(Rom. 13:4) Diverso sarebbe se avessimo supportato in modo attivo i Caschi
Blu o le singole azioni militari.
La WT ha dichiarato:
Quando ci siamo registrati come ONG, non vi era nulla che contrastava con
il nostro status di Cristiani.
Eppure un'altra accusa che ci viene rivolta è che non ci fu nessun
cambiamento nei criteri di associazione come ONG e che la WT ha sempre
saputo che avrebbe dovuto supportare in modo anti-scritturale le NU. Un
opuscolo delle NU mostra invece che tale cambiamento ci fu; esso dice:
Una nuova relazione fra le NU e le ONG è stata creata, abbiamo visto
maturare questo nuovo rapporto, le ONG assumeranno nuove importanti
responsabilità.
Giustamente la WT ha scritto:
A seguito di questo «nuovo rapporto», i criteri di associazione vennero
spiegati in un modo che non potevamo più condividere...
Anche nell'ultimo opuscolo sulle ONG possiamo vedere come in effetti ci fu
un cambiamento nelle relazioni tra ONG e NU.
www.un.org/MoreInfo/ngolink/brochure.htm
Dopo tre anni di negoziazione, ECOSOC rivide le disposizioni per i
consulti con le ONG nel luglio 1996. Un primo provvedimento fu la
Risoluzione 1996/31... Un secondo fu la Decisione 1996/297 nella quale si e'
raccomandato che l'Assemblea Generale, alla sua 51° sessione, esaminasse LA
QUESTIONE DELLA PARTECIPAZIONE DELLE ONG IN TUTTE LE AREE DI LAVORO DELLE
NU... conseguentemente, nel gruppo di lavoro dell'Assemblea Generale che
cercava un potenziamento del sistema delle NU, fu formato un sotto-gruppo
sulle ONG...
alla pagina web: www.un.org/ga/president/55/speech/civilsociety1.htm#social
possiamo leggere:
«The relationship between the DPI and NGOs was based on the General
Assembly resolution 13 (I) and later on the resolutions 1296 and 1996/31»
Traduzione:
La relazione tra DPI e ONG fu basata sulla risoluzione 13 dell'Assemblea
Generale e successivamente sulla risoluzione 1296 e 1996/31
Un'altra parte interessante riportata nell'opuscolo di cui sopra dice:
Please note: Association of NGOs with DPI does not constitute their
incorporation into the United Nations system, nor does it entitle associated
organizations or their staff to any kind of privileges, immunities or
special status
Traduzione:
Attenzione: Associarsi come ONG al DPI non costituisce una annessione al
sistema delle Nazioni Unite, né concede a tali associazioni o al loro staff
privilegi alcuni, immunità o status speciali
Questo chiaro linguaggio conferma esattamente quello che la WT ha
dichiarato, ovvero che dopo la nostra adesione alle ONG ci fu un cambiamento
nella spiegazione dei "Criteri di Associazione". Di conseguenza la scelta
della società di aver ritirato la sua adesione non ha niente a che vedere
con l'accusa dei nostri oppositori secondo la quale la società ha corso al
riparo.
Per di più, è del tutto normale che nel corso del tempo, possano intervenire
determinati cambiamenti che portano a ripensare una propria posizione che
tra le altre cose rientra nella cosiddetta "zona grigia". Ciò di cui ci si è
resi conto in un secondo momento (che sia tardivo non ha alcun significato
perché si tratta di valutazioni abbastanza soggettive in fondo) non era
l'opportunità o meno non di stare nell'ONU - come si continua erroneamente a
ripetere - ma di essere o meno iscritti al DPI.
Accesso alla libreria
Un'altra accusa ancora che esaminiamo è quella secondo la quale la Società
si ostini a mentire in quanto non c'è nessun bisogno di ottenere la «Library
Card» per avere accesso ai libri/giornali/articoli del DPI. Infatti le NU
hanno istituito quelle che vengono chiamate Depositary Library. In questi
posti si possono trovare più o meno tutte le pubblicazione che si trovano
nella Biblioteca Centrale delle NU. Queste Depositary Library sono sparse in
tutto il mondo e spesso sono inglobate in Biblioteche pubbliche o
Universitarie.
A parte il fatto che le Depositary Libraries non contengono tutte le
informazioni che si possono sicuramente trovare nella Main Library
(Biblioteca Centrale) delle NU, se esaminiamo più attentamente quello
dichiarato dalla WT noteremo come abbia sicuramente detto la verità.
La WT non ha mai affermato di essersi registrata come ONG per ottenere la
Library Card al solo scopo di accedere alla Main Library.
Con la nostra registrazione abbiamo ottenuto accesso ad innumerevoli servizi
connessi alla Library. Infatti il Library System include DPI photo, film,
audio-records, accesso al ONG Resource Center che offre documenti ONU,
accesso a meetings, convegni, incontri, seminari, conferenze, proiezioni,
corsi di lingue, attrezzature e molto... molto altro.
Notate infatti cosa dicono le disposizioni ONU:
67. The Secretary-General shall be authorized, within the means at his
disposal, to offer to non-governmental organizations in consultative
relationship facilities that include:
(a) Prompt and efficient distribution of such documents of the Council
and its subsidiary bodies as shall in the judgement of the Secretary-General
be appropriate;
(b) Access to the press documentation services provided by the United
Nations;
(c) Arrangement of informal discussions on matters of special interest
to groups or organizations;
(d) Use of the libraries of the United Nations;
(e) Provision of accommodation for conferences or smaller meetings of
consultative organizations on the work of the Economic and Social Council;
(f) Appropriate seating arrangements and facilities for obtaining
documents during public meetings of the General Assembly dealing with
matters in the economic, social and related fields
Stando a quanto dice il punto 67 di questa risoluzione, la Segreteria
Generale è autorizzata ad offrire i servizi sopraelencati a chi? Forse al
primo Pincopallino che li va a chiedere? NO! La risoluzione dice
espressamente: alle ONG.
Lo status di ONG ci ha inoltre permesso di usufruire di vantaggi quali l'uso
di mezzi di trasporto delle NU e la possibilità di entrare in paesi «ostici»
per difendere gli interessi dei nostri fratelli in quelle zone.
Per usufruire di tutto questo era necessaria una iscrizione come ONG,
iscrizione che all'epoca della sottoscrizione non comportava compromesso.
Come abbiamo mostrato, i criteri di associazione furono modificati dopo il
1991 (esattamente come affermato dalla WT).
I Testimoni di Geova si sono serviti dei servizi offerti dalle Nazioni Unite
così come si servono dei servizi offerti dai singoli governi.
Linguaggio ambiguo o coerenza?
Tutto il castello accusatorio degli apostati si basa sull'impurità derivata
dall'essersi associati alle NU, ma come evidenziato, tale base non ha
nessuna consistenza biblica. Ovviamente critici ed oppositori, forti di
teoremi indimostrabili e di un linguaggio volto a suscitare dubbi negli
incauti e nei disinformati, sostengono che la Watch Tower Society sia stata
doppiamente incoerente proprio alla vigilia del suo ingresso alle ONG.
Costoro hanno pescato una rivista Torre di Guardia del 1/06/1991 la quale a
par. 17 par. 11 dice:
Un recente libro ne dà un'idea quando dice: "All'ONU sono rappresentate
ben ventiquattro organizzazioni cattoliche. Diversi capi religiosi del mondo
hanno fatto visita all'organizzazione internazionale. Particolarmente
memorabili furono le visite di Sua Santità papa Paolo VI durante l'Assemblea
Generale del 1965 e di papa Giovanni Paolo II nel 1979. Molte religioni
hanno speciali invocazioni, preghiere, inni e funzioni per le Nazioni Unite.
Gli esempi più importanti sono quelli delle fedi cattolica,
unitariana-universalista, battista e bahaŽi".
Ecco, dicono questi, la prova provata dell'incoerenza dei dirigenti dei
testimoni di Geova. Condannano le altre organizzazioni religiose per essere
parte delle ONG mentre loro si accingono ad entrarvi.
Chiunque leggesse l'intero articolo dal tema "Il loro rifugio e' una
menzogna" potrebbe capire di cosa si sta parlando. Ma non dimentichiamoci
mai che abbiamo a che fare con persone che guardano solo le «belle figure a
colori». Nell'articolo si parla di Babilonia la Grande, dell'infedele
Gerusalemme, e della Cristianità. L'articolo le condanna perché queste hanno
riposto la loro speranza nell' ONU. Alcune religioni hanno speciali
invocazioni e preghiere a riprova di quanto sopra. Quello che condanna
l'articolo è l'atteggiamento delle religioni nei confronti dell'ONU e non le
ONG.
Se l'articolo avesse parlato delle ONG allora i nostri oppositori avrebbe
avuto ragione. Ma la WT focalizza il problema sull'atteggiamento delle
religioni e non sul loro «status». Ecco perché non ne parla. È talmente
palese che chiunque potrebbe capirlo. Ma vediamo come i nostri oppositori
proseguono:
Quindi la Torre di Guardia sapeva in che modo "all'ONU sono rappresentate
ben ventiquattro organizzazioni cattoliche", cioè in veste di ONG.
E certo che lo sapeva. Ma siccome tale status non è antiscritturale non lo
ha menzionato. Critici e oppositori raggiungono l'apoteosi quando scrivono:
Quindi le rimproverava come ONG...
Ma è proprio vero che nell'articolo in questione la Società rimprovera le
religioni perché sono ONG mentre incoerentemente sta per entrarne a far
parte? Esaminiamo il contesto immediato del paragrafo in questione. Al
paragrafo 8 dopo aver considerato la condotta della Gerusalemme del tempo di
Isaia la rivista dice:
Vi è oggi una situazione analoga? Sì! Anche il clero della cristianità
immagina di essere al riparo da qualsiasi calamità.
L'attenzione viene focalizzata su un atteggiamento del clero che imita
quello degli apostati di Gerusalemme. Notate che dice il paragrafo ancora:
Come l'antica Gerusalemme, la cristianità cerca sicurezza nelle alleanze
mondane, e il suo clero rifiuta di rifugiarsi in Geova. Anzi, non usa
nemmeno il suo nome, e schernisce e perseguita quelli che onorano tale nome.
Il clero della cristianità ha fatto esattamente ciò che fecero i capi
sacerdoti giudei del I secolo quando rigettarono Cristo. In effetti ha
detto: "Non abbiamo altro re che Cesare". - Giovanni 19:15.
Quindi l'accusa alla cristianità non è perché si iscrive all'ONU come ONG ma
perché fa alleanze politiche, rifiuta di usare il nome di Dio e perseguita
il popolo di Dio. Il paragrafo 10 chiarisce, al di fuori di ogni dubbio, in
che senso la cristianità è colpevole di "inciucio" con i politici:
Al contrario, nella sua ricerca di pace e sicurezza, essa ha cercato di
ingraziarsi i governanti politici, nonostante la Bibbia avverta che l'
amicizia del mondo è inimicizia con Dio. (Giacomo 4:4) Oltre a ciò, nel 1919
sostenne con vigore la Lega o Società delle Nazioni quale migliore speranza
di pace per l'uomo. Dal 1945 in poi, ha riposto la sua speranza nelle
Nazioni Unite. (Confronta Rivelazione 17:3, 11). Fino a che punto è
coinvolta con questa organizzazione?
Quindi ingraziarsi i governanti, sostenere l'ONU «quale migliore speranza di
pace per l'uomo», questo è secondo la rivista il peccato della cristianità.
Il paragrafo 11 prova semplicemente con quali azioni le religioni della
cristianità compiono questo peccato e cioè con visite memorabili
all'Assemblea dell'ONU o «speciali invocazioni, preghiere, inni e funzioni
per le Nazioni Unite. Gli esempi più importanti sono quelli delle fedi
cattolica, unitariana-universalista, battista e bah_aŽ_i".». Ad essere
errati sono questi atti «religiosi» a favore dell'ONU e questo sostegno
all'organizzazione come speranza di pace. Il paragrafo 19 commenta:
Confidare in un qualsiasi sostituto umano del Regno di Dio vuol dire fare
di questo sostituto un'immagine, un oggetto di culto. (Rivelazione 13:14,15)
Quindi, incoraggiare a fare assegnamento su istituzioni politiche, come le
Nazioni Unite, perché portino pace e sicurezza è un'illusione, una menzogna.
Né la congregazione cristiana dei testimoni di Geova né uno dei suoi enti ha
mai incoraggiato a fare assegnamento su istituzioni politiche come l'ONU, al
contrario della cristianità.
Svegliatevi! del 8/9/1991
Veniamo ora all'obiezione secondo cui a seguito di questa "affiliazione" il
contenuto delle riviste, in particolar modo Svegliatevi! del 8/9/1991, sia
cambiato e l'ONU viene descritta in un contesto più favorevole. Vediamo come
viene citata la rivista dai nostri oppositori:
"La Bibbia fa un chiaro quadro di come fra breve le Nazioni Unite saranno
investite di potere e autorità. L'ONU farà allora alcune cose davvero
sorprendenti che probabilmente vi sbalordiranno",
Secondo gli oppositori questa frase produce la netta e inequivocabile
impressione che la posizione dell'Organizzazione dei testimoni di Geova sia
nettamente cambiata rispetto al passato. E poi fanno il seguente
ragionamento:
L'espressione: "Questi fattori pongono le nazioni davanti a una scelta: o
cercare la pace e la sicurezza sotto gli auspici delle Nazioni Unite o
commettere un suicidio globale", ha sicuramente il senso di un auspicio che
la scelta fatta dai governanti del mondo sia la prima delle due opzioni e,
pertanto, la ricerca della pace, sebbene con lo strumento imperfetto di una
struttura umana. Parlando della crisi del Golfo, infatti, la rivista pone
alcuni interrogativi: "Forse vi state chiedendo: 'Il ruolo avuto dall'ONU
nella crisi del Golfo è stato il primo passo in questa direzione? [aumento
del rispetto per l'ONU]'. Potrebbe darsi"; e poi aggiunge, citando il
segretario di Stato americano James Baker: "Ora che la guerra fredda è
finita, abbiamo la possibilità di costruire il mondo sognato dai fondatori
delle . Nazioni Unite. Abbiamo la possibilità di trasformare questo
Consiglio di Sicurezza e queste Nazioni Unite in veri strumenti di pace e di
giustizia per il mondo intero . Ora che la guerra fredda è finita dobbiamo
realizzare il nostro comune ideale di un mondo giusto e pacifico".
Secondo costoro l'articolo presenta l'ONU in una luce tutto sommato
favorevole, non parla mai del Regno di Dio e alla fine lascia intendere che
l'ONU porterà qualcosa di meglio.
Sono fondate queste affermazioni? L'articolo voleva veramente sostenere che
la pace è possibile grazie all'ONU e non più grazie al Regno di Dio come
argomentano i nostri oppositori? Ovviamente no e per dimostrarlo ne
riportiamo tutto il contesto e non frasi isolate come fanno i nostri
oppositori:
"Le Nazioni Unite: Qualcosa di meglio?
L'ONU ha raggiunto questi fini? Ha convinto le nazioni a unire le loro
forze per mantenere la pace e la sicurezza? No, finora no, sebbene abbia
cercato in tutta sincerità di essere qualcosa di molto meglio della Lega o
Società delle Nazioni. Il grassetto è nostro.
L'articolo è fin troppo chiaro dice espressamente che l'ONU non è stato in
grado finora di portare "Pace e sicurezza".
Tuttavia, la generazione che ne vide la fondazione nel 1945 è stata
successivamente afflitta da guerre, rivoluzioni, invasioni, colpi di stato e
aggressioni in molte parti della terra. E questa violenza ha interessato
molte delle nazioni che avevano preso la risoluzione ;di mantenere la pace e
la sicurezza internazionale; Non si sono dimostrate qualcosa di meglio. Ma
forse coloro che criticano le Nazioni Unite perché non sono riuscite a
impedire queste calamità dimenticano un fatto importante: la forza
dell'organizzazione dipende dai poteri che il suo statuto le conferisce e
dall'impegno delle parti costituenti di tener fede agli obblighi che lo
statuto impone loro. Anzitutto, in base al loro Statuto le Nazioni Unite non
sono un governo mondiale con poteri assoluti su tutte le nazioni membri. Il
grassetto è nostro.
Cosa dice esattamente la rivista riguardo l'ONU dalla sua fondazione fino ad
oggi? "Non si sono dimostrate qualcosa di meglio" [della Lega delle
Nazioni]. Sempre Svegliatevi dell'8 settembre 1991 a pagina 4, parlando dell'ONU
e il loro ruolo di portare pace e sicurezza scrive:
Avete cominciato a pensare che la pace e la sicurezza sono finalmente all'orizzonte
e che le Nazioni Unite giocheranno un ruolo chiave nel raggiungimento di
questi obiettivi? Sulla base di quanto è accaduto, è comprensibile che
alcuni siano ottimisti. Tuttavia, il buon senso e la storia impongono di non
farsi illusioni a questo proposito.
L'articolo mette in guardia tutti i lettore di non farsi illusioni al
riguardo. In poche parole l'articolo sta dicendo chiaramente che la pace non
può venire da parte dell'ONU. L'articolo continua:
I testimoni di Geova sono fermamente convinti che le Nazioni Unite avranno
un ruolo chiave negli avvenimenti mondiali dell'imminente futuro. Non c'è
dubbio che si tratterà di sviluppi emozionanti. E i risultati avranno
effetti di vasta portata sulla vostra vita. Vi esortiamo a chiedere ai
testimoni di Geova della vostra zona ulteriori particolari sull'argomento.
La Bibbia fa un chiaro quadro di come fra breve le Nazioni Unite saranno
investite di potere e autorità. L'ONU farà allora alcune cose davvero
sorprendenti che probabilmente vi sbalordiranno. E vi farà piacere sapere
che c'è qualcosa di meglio alle porte, qualcosa che sicuramente porterà pace
e sicurezza eterne!"
Secondo i nostri oppositori (non secondo l'articolo e il pensiero della
Watch Tower), queste parole dimostrano che l'organizzazione abbia
ammorbidito il suo linguaggio nei confronti dell''ONU. L'ONU viene
presentato come un'organizzazione che farà cose sbalorditive. E poi
insinuano che l'articolo di Svegliatevi dell'8 settembre vuole rendere
ambigua la posizione della Watch Tower. Non sapendo come giustificare il
fatto che altri articoli della Watch Tower mostrano che l'insegnamento non è
stato per niente cambiato citano la Torre di Guardia del 1° maggio 1999, pp.
14-20, che dice:
"Quando scorgerete la cosa disgustante che causa desolazione... stabilita
in un luogo santo..., allora quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti" . Gesù fornì anche un indizio che avrebbe aiutato i suoi discepoli a capire che la fine era vicina: una 'cosa disgustante stabilita in un luogo santo'. (Matteo 24:15) . I particolari forniti dalla profezia ci aiutano a identificare questa bestia simbolica: è un'organizzazione per la pace che venne all'esistenza nel 1919 come Lega, o Società, delle Nazioni (una "cosa disgustante") e che oggi è chiamata Nazioni Unite.
L'ingegnosa conclusione degli oppositori è la seguente:
La Torre di Guardia del 1° maggio 1999, pp. 14-20, dà un senso diverso ad
alcuni degli atteggiamenti che, stranamente, l'Organizzazione ha assunto
negli ultimi anni. Nessun testimone di Geova attento all'evoluzione degli
insegnamenti dell'organizzazione avrà mancato di notare, per esempio, che vi
è stato un ammorbidimento nei severi giudizi espressi sul ruolo dell'ONU
nelle vicende mondiali.
Stando a quanto dicono i nostri accusatori, sembra proprio che
l'organizzazione vuole rendere ambigua la sua posizione. Da una parte mostra
che essa è a favore dell'ONU e dall'altra no. In poche parole vuole fare una
bella figura con l'ONU senza perdere i suoi fedeli. La conclusione dei
nostri oppositori è che l'articolo di Svegliatevi dell'8 settembre 1991,
come molti altri, era destinato ad un pubblico che per più di due terzi non
era composto da fedeli Testimoni.
L'articolo era veramente destinato ad un pubblico non Testimone di Geova? La
risposta è No. Lo dimostra il fatto che la Watch Tower non ha fatto nessuna
campagna speciale per la divulgazione della rivista come è solita fare.
Interessante notare cosa dice il Ministero del Regno di Gennaio 1991. A
pagina 8 troviamo il seguente articolo: Prepariamoci per la campagna di
abbonamenti alla "Torre di Guardia". L'articolo dice:
In previsione di un'eccezionale campagna di abbonamenti alla Torre di
Guardia in aprile e maggio, la Società sta preparando numeri particolarmente
interessanti sia della Torre di Guardia che di Svegliatevi! Gli articoli di
copertina tratteranno diversi soggetti di grande attualità.
Quali sono questo soggetti interessanti di grande attualità? L'articolo di
Svegliatevi! del 8/9/1991? Il Ministero del Regno c'è lo dice:
La Torre di Guardia tratterà i seguenti argomenti: "È più tardi di quanto
pensiate?" (1° aprile), "Quando trionferà veramente la pace?" (15 aprile),
"Il problema della delinquenza in un mondo caotico" (1° maggio) e "Mettete
Dio al primo posto nella vostra famiglia!" (15 maggio). Gli articoli di
Svegliatevi! tratteranno i seguenti soggetti: "Quando l'uomo vivrà in pace
con gli animali" (8 aprile), "Aiutare i figli di genitori divorziati" (22
aprile), "Lotterie: Chi vince? Chi perde?" (8 maggio) e "Televisione: Come
una scatola ha cambiato il mondo" (22 maggio).
Tutti i proclamatori, specie i pionieri, dovrebbero valutare le proprie
necessità visto che si offriranno più abbonamenti e si distribuiranno più
copie delle riviste. Assicuratevi di ordinare in tempo le riviste in più che
vi occorrono in modo da averne a sufficienza sin dall'inizio della campagna
Torre di Guardia.
Nessun accenno al numero del 8 Settembre. Evidentemente, la Watch Tower non
lo considerava così importante come lo considerano i nostri oppositori. Per
di più, la campagna riguardava soltanto i mesi di aprile e maggio e non il
mese di settembre. Va precisato che la maggioranza dei lettori di
Svegliatevi, sono lettori abituali che leggono più di un numero della
rivista. Lo dimostra proprio la campagna stessa che parla di abbonamenti e
non di un singolo numero. Inoltre, i nostri lettori vengono sempre invitati
alle adunanze dove è possibile ascoltare discorsi pubblici ed assistere allo
studio della Torre di Guardia e di conseguenza avranno avuto modo di
ascoltare il punto di vista della Watch Tower sull'ONU. Quindi, l'affermazione
"l'articolo era destinato ad un pubblico che per più di due terzi non era
composto di fedeli Testimoni" è completamente falsa.
Il lettore di Svegliatevi dell'8 settembre 1991 aveva la possibilità di
capire veramente qual è la vera posizione dei Testimoni di Geova al
riguardo? La Watch Tower voleva veramente nascondere ai lettori il suo
insegnamento? Se ciò che dicono gli oppositori corrisponde al vero per quale
ragione alla fine dell'articolo, si invita il lettore a chiedere ai
testimoni di Geova ulteriori particolari sull'argomento? Se la Watch Tower
aveva l'intenzione di nascondere la sua posizione non doveva rivolgere quel
invito non vi pare? Questo dimostra chiaramente che l'articolo voleva, in
un'altra sede, far conoscere a tutti i lettori la risposta a quelle domande
rimaste in sospeso. Pensate che il lettore non avrebbe chiesto maggiori
informazioni? Anche se non lo avesse fatto, l'avrebbero fatto comunque i
testimoni di Geova che gli avevano lasciato la rivista. Anche perché la
Watch Tower stessa invita tutti i proclamatori a rivisitare le stesse
persone che hanno ricevuto una rivista. E cosa spiegherà un qualsiasi
testimone di Geova alla visita ulteriore? Che crede che il Regno di Dio
prenderà il posto degli attuali governi umani. (Daniele 2: 44) Vi spiegherà
pure che l'ONU prenderà una particolare autorità per distruggere Babilonia
la Grande. (Apocalisse 17:16,17) Invita a sperare in qualcosa di meglio
dell'ONU, si nel Regno di Dio. (Matteo 6:10) Che si dissenta o meno da
questo intendimento scritturale è chiaro che l'articolo non allude a nessun
"inciucio" con l'ONU né dice verità sconvolgenti. I nostri oppositori
dovrebbero sapere come è organizzata la nostra opera, visto che stanno così
attenti a tutto! Una dimenticanza o c'era sotto qualcos'altro?
La verità è che l'articolo, invece di considerare in maniera positiva l'ONU,
valuta realisticamente le sue possibilità (non è un governo mondiale), i
risultati della sua azione (non ha portato pace e sicurezza) e il suo ruolo
futuro nell'adempimento delle profezie bibliche (distruggerà la falsa
religione). Chiunque voglia esaminare le pubblicazioni precedenti a questa
noterà gli stessi insegnamenti. Nessuna variazione di tenore né insegnamenti
non conformi aggiunti sommessamente. Vogliamo fare un paragone?
Nell'articolo dal titolo "L'ONU: Ha unito le nazioni? "(Svegliatevi! Del
22/10/1985) a pag. 6 si leggono queste dichiarazioni:
L'ONU: ha unito le nazioni?
La risposta data dai funzionari dell'ONU è che l'organizzazione è efficace
solo nella misura consentita dai suoi membri.
L'ONU può dunque essere soltanto una forza di persuasione, non una forza
di polizia dotata della facoltà di effettuare arresti. È in sostanza un foro
mondiale, un'arena dove le nazioni possono presentare e discutere le loro
lagnanze, se lo desiderano.
La rivista del 1991, accusata di annacquare il messaggio sull'ONU, non
contiene gli stessi concetti? Rileggiamoli:
la forza dell'organizzazione dipende dai poteri che il suo statuto le
conferisce e dall'impegno delle parti costituenti di tener fede agli
obblighi che lo statuto impone loro.
Il paragone è presto fatto. Limiti dell'ONU venivano riconosciuti prima del
1991 e limiti dell'ONU vengono riconosciuti dopo il 1991.
E che dire delle parole di comprensione per il lavoro svolto dall'ONU?
Notate questa dichiarazione:
I corrispondenti di Svegliatevi! sanno per aver parlato personalmente con
loro che molte persone sincere e devote si danno da fare per promuovere gli
obiettivi dell'ONU. Queste persone sincere vedono anche le carenze dell'organizzazione,
ma come Kurt Waldheim e altri, credono che sia la sola speranza di pace e
sicurezza durature che l'uomo abbia. Non conoscono una soluzione migliore.
Eppure c'è un'alternativa di cui forse non hanno tenuto conto: il dominio
del Regno di Dio. - Rivelazione 11:15.
Queste non sono parole che compaiono su una rivista pubblicata dopo il 1991
ma prima, infatti risalgono al 1985. Quindi lo stesso equilibrio e la stessa
considerazione per il lavoro compiuto da molte persone oneste e sincere. Non
è cambiato nulla!
Ma adesso leggete questa dichiarazione:
In effetti le Nazioni Unite non sono mai riuscite nemmeno in una
circostanza a portare pace e sicurezza. L'impresa è stata semplicemente
troppo ardua. I commenti del segretario generale ci ricordano le parole del
profeta Geremia: "Non appartiene all'uomo che cammina nemmeno di dirigere il
suo passo". (Geremia 10:23) Gli uomini, che dispongono di sapienza e
capacità limitate, non riusciranno mai a risolvere il problema di portare
pace e sicurezza per tutti.
Pensate siano state pubblicate dopo il 1991? No. Anche questo articolo
comparve nel 1985, nella Torre di Guardia del 1/10/1985.
La verità è che i nostri, oppositori accecati dalla voglia di mettere in
cattiva luce l'organizzazione, non riescono a distinguere la differenza tra
un articolo e un'altro e lo scopo per cui viene scritto. L'articolo dell'8
settembre 1991 è stato pubblicato nella testata Svegliatevi e non nella
Torre di Guardia. Già questa scelta dovrebbe aiutare i lettori attenti a
capire lo scopo per cui fu scritto. Ebbene, chiediamoci che scopo aveva
l'articolo "Le Nazioni Unite: Qualcosa di meglio?" La risposta sta proprio
nel titolo stesso. In poche parole l'articolo aveva lo scopo di illustrare
se le Nazioni Unite sono qualcosa di meglio della Lega delle Nazioni. Punto
e basta!
Non è raro trovare articoli generici pubblicati su Svegliatevi non
strettamente a sfondo biblico. Prendiamo ad esempio l'articolo "Polizia:
Perché ne abbiamo bisogno?" del 8 Luglio 2002. Ebbene, leggendo l'intero
articolo non troviamo nessun accenno al fatto che per un cristiano non è
saggio portare la divisa o un arma. Eppure l'articolo ha un linguaggio molto
favorevole. Un cambiamento di insegnamento? Assolutamente no. L'articolo non
ha lo scopo di parlare se è lecito per un cristiano portare le armi o no, si
tratta di un articolo informativo sulla Polizia. Punto e basta! I lettori
desiderosi di conoscere il punto di vista dei testimoni di Geova su questo
articolo chiederanno loro più informazioni, e il singolo testimone sa che
dovrebbe fare delle ricerche su altri articoli.
Che dire dell'articolo "Il segreto delle bollicine" apparso sul Svegliatevi
del 8 Gennaio 2002 a pp. 13-14? Ebbene, leggendo l'intero articolo non
troviamo nessun accenno sul fatto che è sbagliato eccedere nel bere. Eppure
l'articolo parlava favorevolmente dello Champagne e lo descrive come una
bevanda deliziosa! Qualche cambiamento nell'insegnamento dei testimoni di
Geova? Assolutamente no! I lettori diligenti sanno benissimo qual è il punto
di vista della Watch Tower anche se in questo articolo non è stato
specificato.
Prendiamo ad esempio l'articolo "Cascate del Niagara" apparso su Svegliatevi
del 8 Luglio 2001. L'articolo dice letteralmente: "L'erosione incide in modo
notevole sulle cascate. Si calcola che in 12,000 anni le cascate siano
arretrate di circa 11 chilometri raggiungendo la posizione attuale." I
12,000 anni in realtà non collimerebbero con il racconto biblico di un
diluvio universale. Qualche cambiamento di intendimento sul diluvio
universale? Assolutamente No. La Watch Tower ha risposto ad un lettore
quanto segue: "Abbiamo solo indicato i calcoli attuali dei geologi senza
commentarne l'esattezza. Naturalmente in questo calcoli non si tiene conto
del diluvio noetico, che chiaramente avvenne meno di 5.000 anni fa." È
chiaro che l'articolo non pretendeva di presentare un resoconto accurato sul
diluvio, sta semplicemente parlando delle "Cascate del Niagara" proprio come
dice il titolo. Anche in questo caso, i lettori desiderosi di più
informazioni possono leggere altri articoli dedicati sul diluvio.
L'articolo "Posso adorare Dio a modo mio?" del 22 aprile 2002, parlando del
declino delle religioni tradizionali, non ha mai menzionato neanche una sola
volta l'espressione "Babilonia la grande". Questo vuol dire che la Watch
Tower ha ammorbidito i sui giudizi nei confronti delle religioni
tradizionali? Assolutamente no. L'articolo non aveva lo scopo di
identificare "Babilonia la grande" ma bensì se è giusto adorare Dio a modo
proprio. Punto e basta!
La lista potrebbe continuare ma questi esempi bastano per aiutare i lettori
disattenti a dimostrare che l'accusa secondo la quale alcuni articoli di
Svegliatevi hanno un linguaggio ambiguo è completamente infondata. I nostri
oppositori dovrebbero imparare meglio a leggere con più che la solita
attenzione.
Che dire dell'altra accusa secondo cui l'articolo non ha menzionato neanche
una sola volta il regno di Dio? Come detto poc'anzi il fatto che una
particolare espressione non venga menzionata non vuol dire necessariamente
che si tratta di un cambiamento o di un linguaggio ambiguo. Per illustrare,
la seconda lettera di Paolo ai corinti non menziona affatto il Regno di Dio.
Stando alle parole dei nostri oppositori, dobbiamo concludere che Paolo non
credeva più che il Regno di Dio fosse l'unica speranza per l'umanità. Anche
Filippesi, la prima lettera a Timoteo, Tito, 1 Pietro, le tre lettere di
Giovanni e Giuda non menzionano affatto il Regno di Dio. Cosa dobbiamo dire
al riguardo? Anche per loro il Regno non conta più?
Pertanto l'affermazione secondo cui dopo l'iscrizione all'ONU come ONG la
Watch Tower Society abbia ammorbidito e modificato il contenuto delle
pubblicazioni che parlavano dell'ONU è completamente falsa.
Il servizio civile sostitutivo
I nostri oppositori sostengono inoltre che la Watch Tower ha apportato degli
aggiustamenti significativi al suo statuto al fine di rispettare i criteri
di trasparenza richiesti da una ONG. Uno di questi cambiamenti è l'accettazione
del servizio civile sostitutivo dal 1996 e in poi.
Per dimostrare la loro tesi, gli oppositori chiesero al competente ufficio
delle N.U. cosa accadrebbe ad una ONG se questa disassociasse un membro nel
caso accettasse di prestare il servizio militare alternativo. Isolda Oca,
funzionaria dell'ufficio ONG, gli rispose in questi termini:
Se alcuna delle ONG intraprendesse un'azione punitiva contro qualcuno che
desiderasse prestare servizio militare alternativo (perché non desidera
servire nelle forze armate di un paese membro delle Nazioni Unite), ciò
costituirebbe una violazione dell'accordo fra le Nazioni Unite e la ONG.
La conclusione degli oppositori è che la Watch Tower dovette aggiustare il
suo statuto per poter rimanere una ONG. Gli oppositori approfittarono della
conversazione con la funzionaria per mettere i testimoni di Geova in cattiva
luce presso l'ONU. Le fecero anche notare che i testimoni di Geova hanno
sempre punito con la disassociazione chi voleva prestare il servizio civile
alternativo oltre ad insinuare che la disassociazione di coloro che volevano
prestare tale servizio, creò conseguenze disastrose. Tutto questo per
polemizzare ed insinuare che i Testimoni di Geova sono contro lo stato e l'ONU
stesso e di conseguenza non meriterebbero di essere una ONG.
Isolda Oca ha giustamente risposto che se questi comportamenti fossero
dovutamente documentati in una lettera, spedita con i dovuti allegati alle
Nazioni Unite, esse inizierebbero immediatamente una procedura di
dissociazione nei confronti della Watch Tower.
È vero che la Watch Tower ha apportato degli aggiustamenti al servizio
civile al fine di rispettare i criteri di trasparenza richiesti da una ONG?
Come stanno realmente le cose?
Ebbene, è doveroso sottolineare che gli oppositori non compresero pienamente
ciò che intendesse la Watch Tower con l'accettazione del servizio militare
sostitutivo. La verità è che i Testimoni di Geova non apportarono nessun
cambiamento riguardo la questione della neutralità cristiana (come vedremo
più avanti). Infatti, molti Testimoni di Geova in vari parti del mondo,
rifiutano tutt'ora anche il servizio civile sostitutivo. Alcuni testimoni di
Geova vengono ancora condannati per questa loro scelta. La Città, quotidiano
di Salerno e provincia del giovedì 13 marzo 2003, riporta le seguente
notizia:
Testimone di Geova rifiuta di indossare la divisa. Condannato a quattro
mesi. La storia un caso di coscienza.
La sua colpa era quella di aver rifiutato, "per motivi religiosi", il
servizio militare... A condannarlo è stato il tribunale di Nocera Inferiore.
Il giovane non si era presentato per prestar servizio alla caserma di via
Solimena a Nocera Inferiore: la sua fede glielo impediva. .Il giovane, come
la maggior parte dei Testimoni di Geova rifiutava non soltanto di svolgere
il servizio militare ma anche di diventare "obiettore di coscienza",
prestando il servizio civile. Alcuni sostengono, infatti, che il servizio
civile smilitarizzato è comunque un "compromesso". . La servitù civile,
dunque, in sostituzione del servizio militare sarebbe altrettanto
biasimevole per il cristiano. Secondo i principi della sua fede, dunque,
egli diverrebbe con ciò parte del mondo... Ogni anno erano migliaia i
ragazzi che venivano condannati dai giudici per la loro scelta di opporsi al
servizio civile. Ora invece ogni giovane può scegliere secondo la propria
coscienza. Inoltre l'attuale concezione di "servizio smilitarizzato" si
presta più volentieri alle idee del movimento religioso. Il grassetto è
nostro.
Di Marilena Peluso
Questo caso, come molti altri, dimostra chiaramente che il servizio civile
sostitutivo, benché tollerato dalla Watch Tower, non è obbligatorio. Se
effettivamente la Watch Tower aveva l'intenzione di apportare degli
aggiustamenti al servizio civile al fine di rispettare i criteri di
trasparenza richiesti da una ONG, come asseriscono i nostri oppositori, per
quale ragione non ha obbligato tutti i testimoni di Geova a prestare il
servizio civile per rispettare i criteri di trasparenza richiesti da una ONG
in maniera più piena? È evidente che l'accusa è contraddittoria, paradossale
e completamente assurda avente l'unico scopo di mettere in cattiva luce
l'organizzazione.
Così com'è stata presentata la questione del servizio militare a Isolda Oca,
funzionaria dell'ufficio ONG, la sua risposta è più che corretta e non
poteva essere altrimenti. Forse gli oppositori, di proposito hanno ignorato
il punto che gli voleva trasmettere, Infatti, essa gli fece capire
chiaramente che "il comportamento delle N.U. sia generalmente improntato ad
una "buona dose di tolleranza", ed in casi del genere nei confronti di una
ONG che trasgredisse le regole, si agirebbe con cautela e dopo il vaglio di
numerosi comitati.
Facciamo un'altra riflessione: Se le Nazione Unite hanno una buona dose di
tolleranza nei confronti delle ONG, a cosa serviva apportare dei cambiamenti
che riguardano il servizio militare? Tanto, come disse schiettamente la
funzionaria "in casi del genere nei confronti di una ONG che trasgredisse le
regole, si agirebbe con cautela e dopo il vaglio di numerosi comitati."
Dalla conversazione intercorsa tra la funzionaria e i nostri oppositori
sembra proprio che l'ONU fosse all'oscuro di tutto e non conoscesse affatto
il credo dei Testimoni di Geova per quanto riguarda il loro rifiuto del
servizio militare. È veramente così? Le NU, sapevano che i giovani TdG non
prestano servizio militare? La verità è che gli oppositori hanno presentato
i fatti in una luce completamente distorta.
Le N.U. sanno benissimo che i Testimoni di Geova non prestano servizio
militare o civile. Lo si può capire chiaramente leggendo qualche rapporti
sulla libertà religiosa presentato dalla Commissione per i diritti umani
delle Nazioni Unite. Talvolta si legge che anche i Testimoni di Geova, nei
paesi dove prevalgono le discriminazioni religiose verso le minoranze,
vengono discriminati proprio a causa del loro rifiuto del servizio militare
e civile, e la Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite è più
volte intervenuta e cercato di imporre ai governanti di essere tolleranti
con una minoranza religiosa come i testimoni di Geova, nel rispetto delle
leggi internazionali contenute nella Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani adottate dall'ONU. Di conseguenza, l'ONU stesso non può andare contro
i suo stessi principi negli Articoli 1 e 18 in questione di libertà
religiosa.
Questo dimostra chiaramente come sia l'ONU, che la funzionaria, sanno
benissimo che i Testimoni di Geova non prestano servizio militare e civile.
Nonostante ciò, la Watch Tower è diventata una ONG. È quindi ragionevole
concludere che la questione sollevata dai nostri oppositori è irrilevante,
in quanto, il rifiuto del servizio militare e del servizio sostitutivo
rientra nelle "libere scelte" dei singoli, come sottolinea il Consiglio di
Stato di molti paesi (compresa l'Italia). Affermare che le N.U. non lo
sapevano è una bugia bella e buona. Ecco perché la funzionaria, gli disse
schiettamente che essi hanno una buona dose di tolleranza nei confronti di
una ONG che trasgredisse le regole. Evidentemente i nostri oppositori non
hanno colto bene le sue parole, anzi, possiamo dire con certezza che essi
volontariamente non vorrebbero coglierle.
Non ci è dato di sapere se gli oppositori abbiano mai inviato alla
funzionaria la "dovuta documentazione". Come mai non è stata spedita se,
come asseriscono gli oppositori, il comportamento dei Testimoni di Geova
costituisce un violazione grave dell'accordo fra le Nazioni Unite e la ONG?
C'è stato qualche cambiamento?
Possiamo dire con assoluta certezza che i nostri oppositori fraintendono
intenzionalmente le motivazioni che hanno indotto la Watch Tower a cambiare
punto di vista. L'accettazione del servizio civile da parte dei Testimoni di
Geova dal 1996 in poi non ha niente a che vedere con la loro registrazione
come ONG. Da notare che il cambiamento è avvenuto nel 1996, cioè 6 anni dopo
la loro iscrizione. Se, come dicono gli oppositori, corrisponde al vero, l'ONU
non avrebbe dovuto accettare la Watch Tower come ONG. È evidente che il
rifiuto del servizio militare da parte dei giovani testimoni di Geova non è
e non era una condizione vincolante per registrarsi come ONG. Lo si capisce
dal fatto che sono stati accettati senza problemi anche se qualcuno all'interno
dell'ONU poteva personalmente non essere d'accordo.
Per quale motivo allora fu modificato? Il motivo principale per cui fu fatto
questo cambiamento è perché negli ultimi anni il servizio civile non è più
necessariamente legato al servizio militare. Nel suo impianto originale, il
servizio civile discendeva sempre e strettamente dall'obbligo del compimento
di un servizio militare. (Confronta R. Venditti, L'obiezione di coscienza al
servizio militare, 2° edizione, Milano 1994, pp. 219-22) A partire dal 1995
la corte costituzionale ha ribadito che la difesa della Patria si
concretizza prestando anche impegni sociali non necessariamente legati al
servizio militare come il volontariato ed aiuti sociali di vario genere. Di
conseguenza il servizio civile sostitutivo si è sganciato dall'obbligo del
servizio militare. (Confronta R. Venditti, L'obiezione di coscienza al
servizio militare, 2° edizione, Milano 1994, pp. 172, 173)
La verità è che il punto di vista della Watch Tower non è stato cambiato, ma
è il punto di vista di molti stati che è cambiato nei confronti del
cosiddetto servizio civile sostitutivo. Ecco perché, tutt'ora ci sono alcuni
Testimoni di Geova che rifiutano il servizio civile. È evidente che le
affermazione fantasiose dei nostri oppositori, secondo le quali i Testimoni
di Geova hanno apportato degli aggiustamenti significativi al loro statuto
permettendo il servizio civile sostitutivo per rispettare i criteri di
trasparenza richiesti da una ONG, sono prive di coerenza e logicità e di
conseguenza sono completamente infondate.
C'è da chiedersi per quale ragione gli oppositori non chiesero alla
funzionaria, visto che ne avevano l'opportunità, se i Testimoni di Geova
avrebbero dovuto fare dei cambiamenti nel loro statuto per rimanere una ONG.
Una dimenticanza? Difficilmente, visto che la loro unica intenzione è quella
per mettere in cattiva luce i Testimoni di Geova presso l'ONU. Agli
oppositori non interessava presentare i fatti come sono realmente.
Per di più, se le affermazioni degli oppositori sono veritiere, è cioè, i
Testimoni di Geova hanno dovuto aggiustare il loro statuto riguardo il
servizio civile sostitutivo al fine di rispettare i criteri di trasparenza
richiesti da una ONG, avrebbero dovuto fare diversi cambiamenti su altre
questioni come il saluto della bandiera e il voto. Non è forse vero che
anche questi insegnamenti sono in contrasto con i principi di molti stati al
pare del servizio militare sostitutivo? Eppure la Watch Tower non ha
apportato nessuna modifica al riguardo. Anche questi particolari dimostrano
chiaramente che il cambiamento e l'accettazione del servizio civile
sostitutivo da parte dei singoli Testimoni di Geova non aveva niente a che
vedere con la loro registrazione come ONG.
Contrariamente a quanto affermano i nostri oppositori, l'ONU, e molti
governi (inclusa l'Italia), sanno benissimo che "l'obiezione di coscienza"
da parte dei giovani Testimoni di Geova non è rivoluzionaria e non ha di
mira la ribellione. L'obiezione di coscienza da parte testimoni si limita a
portare avanti -disubbidendo a certi leggi ritenute ingiuste- un indiretta
ma dura esortazione al buon uso del potere. Non è forse vero che molti
cittadini (forse anche voi) vanno contro la decisione del loro stato (come
in caso della guerra) facendo dimostrazioni e talvolta creando disordine
sociale per contestare la guerra? Perché allora i nostri oppositori non
preparano articoli contro i pacifisti che vanno contro il loro stesso
governo? Perché a certe persone è permesso obiettare e ad altri no? È
coerente questo modo di valutare il comportamento altrui?
Intervista a Oleg Dzioubinski funzionario del DPI delle N.U.
Oltre alla conversazione con Isolda Oca, gli oppositori intervistarono
telefonicamente, Oleg Dzioubinski, un altro funzionario del Dipartimento
dell'Informazione Pubblica (DPI) delle NU. Questa intervista, dicono gli
oppositori, dimostra chiaramente che i Testimoni di Geova hanno fatto un
compromesso politico con l'ONU. Ecco l'intervista come la troviamo su alcuni
siti:
Domanda: La Watchtower appartiene alle ONG?
Risposta: Si
Domanda: Esiste un numero particolare per identificare tale associazioni?
Risposta: No, ne esistono più di 1.500
Domanda: Da quanto tempo la Watchtower fa parte delle ONG?
Risposta: Sin dal 1991
Domanda: Cosa si deve fare per aderire alle ONG?
Risposta: Diverse cose, incluso rivestire lo status di Ente non lucrativo,
e produrre una dichiarazione della propria situazione finanziaria, oltre che
l'impegno ad aderire e a promuovere le attività delle NU
Domanda: Cos'è una ONG, e che tipo di rapporti intrattiene con le Nazioni
Unite?
Risposta: Le ONG non hanno alcuno status particolare e non fanno parte
delle Nazioni Unite. La loro attività consiste nella produzione di opuscoli
che promuovono le Nazioni Unite nel mondo, attraverso il Dipartimento dell'Informazione
Pubblica. Ci si attende che esse usino tale materiale propagandistico per
informare la gente di ciò che fanno le Nazioni Unite.
Domanda: Alcune persone ritengono che la Watchtower non sia troppo tenera
nei confronti delle Nazioni Unite. Questo rappresenta un problema?
Risposta: Si possono criticare le Nazioni Unite. Ma non è permesso usare
la loro egida per raccogliere fondi o spacciarsi per una loro organizzazione
quando in effetti non lo si è.
Domanda: La Watchtower ha mai ricevuto denaro dalle Nazioni Unite?
Risposta: Non che io sappia
Domanda: E allora perché la Watchtower si è associata alle Nazioni Unite?
Risposta: Per promuoverne le attività ed aiutarle nelle sue iniziative in
certe aree.
Leggendo attentamente sia le domande che le risposte, questa intervista non
aggiunge nessun elemento nuovo e utile a quello che si sapeva già. La loro
sembra la classica intervista di giornalisti imbranati, trovandosi di fronte
ad un'opportunità interessante di intervistare qualcuno, la fanno sfuggire
facendo delle domande inconsistenti.
Se foste voi a dover dimostrare le accuse dei nostri oppositori, che tipo di
domande avreste dovuto fare al funzionario del Dipartimento dell'Informazione
Pubblica (DPI) delle NU per incastrare la Watch Tower? Ecco alcuni domande
che secondo noi dovevano essere fatte al fine di dimostrare il presunto
compromesso politico di cui parlano i nostri oppositori:
Quale ruolo politico ebbero i Testimoni di Geova presso l'ONU?
Le ONG, e in particolar modo l'adesione dei Testimoni di Geova come una
ONG, fa di loro un organizzazione politica legata all'ONU?
Può un'organizzazione, che desidera essere neutrale nelle questioni
politiche, iscriversi come una ONG?
L'ONU e il Dipartimento dell'Informazione Pubblica (DPI) delle NU, aveva
esaminato lo statuto, il credo e l'opera dei Testimoni di Geova prima di
accettare la loro registrazione come ONG?
Il Dipartimento dell'Informazione Pubblica (DPI) delle NU aveva chiesto ai
Testimoni di Geova di fare qualche cambiamento del loro statuto per poter
aderire alle ONG? Se si, Quali sono stati i cambiamenti nella struttura e
nei statuti dei Testimoni di Geova secondo i criteri di trasparenza nell'assunzione
delle loro decisioni, elezioni dei loro funzionari e dei membri dei Consigli
Direttivi?
Qual è stato l'impegno dei Testimoni di Geova nel diffondere e sostenere
le attività delle Nazioni Unite mediante la pubblicazione di newsletters,
bollettini, e opuscoli; organizzare conferenze, seminari e tavole rotonde; o
richiamare l'attenzione dei mezzi di informazione su tali attività?
Qual è stato il risultato dell'attività dei Testimoni di Geova come ONG
nel promuovere gli interessi delle Nazioni Unite?
Quante persone hanno accettato L'ONU come una speranza per l'umanità dal
materiale informativo che i Testimoni di Geova hanno diffuso mediante la
pubblicazione di newsletters, bollettini, e opuscoli; organizzare
conferenze, seminari e tavole rotonde; o richiamare l'attenzione dei mezzi
di informazione su tali attività?
Immaginiamo di intervistare nuovamente il funzionario Oleg Dzioubinski. Come
avrebbe risposto Oleg Dzioubinski, ad alcune di quelle domande?
Domanda: Quale ruolo politico ebbero i Testimoni di Geova presso l'ONU?
Risposta: Nessuno. Come avevo detto ai vostri oppositori, le ONG non hanno
alcuno status particolare e non fanno parte delle Nazioni Uniti.
Domanda: Le ONG, e in particolar modo l'adesione dei Testimoni di Geova
come una ONG, fa di loro un organizzazione politica nel vero senso della
parola?
Risposta: Ripeto ciò che ho appena detto. Le ONG non hanno alcuno status
particolare e non fanno parte delle Nazioni Uniti. In parole povere, una ONG
è un'organizzazione nazionale o internazionale che non è legata e non è
tenuta affatto a far nessun riferimento a qualche governo o organizzazione
politica e non dipende da accordi fra più stati.
Domanda: Qual è stato l'impegno dei Testimoni di Geova nel diffondere e
sostenere le attività delle Nazioni Unite mediante la pubblicazione di
newsletters, bollettini, e opuscoli ecc?
Risposta: Teoricamente, le attività delle ONG consistono nella produzione
di opuscoli che promuovono le Nazioni Unite nel mondo, attraverso il
Dipartimento dell'Informazione Pubblica. Come avevo detto ai vostri
oppositori, "Ci si attende che esse usino tale materiale propagandistico per
informare la gente di ciò che fanno le Nazioni Unite."
Riflessione: Per quale motivo Oleg Dzioubinski, usò l'espressione: Ci si
attende? Questo evidenzia che egli non aveva dati precisi per rispondere
alla loro domanda e in quale maniera e misura i Testimoni di Geova avrebbero
sostenuto le attività delle N.U.
Domanda: Quante persone hanno accettato L'ONU come una speranza per l'umanità
dal materiale informativo che i Testimoni di Geova hanno diffuso mediante la
pubblicazione di newsletters, bollettini, e opuscoli; organizzare
conferenze, seminari e tavole rotonde; o richiamare l'attenzione dei mezzi
di informazione su tali attività?
Risposta: Visto che nella risposta precedente ho detto letteralmente: "Ci
si attende che usino tale materiale propagandistico per informare la gente
di ciò che fanno le Nazioni Unite" questo vuol dire che non ho dati precisi
al riguardo.
In effetti, anche i nostri oppositori non hanno mai dimostrato se esistono
persone che hanno accettato L'ONU come una speranza per l'umanità leggendo
il materiale informativo che i Testimoni di Geova hanno diffuso nelle loro
pubblicazioni! Vedi più avanti.
Fine dell'intervista.
Chiediamoci: Per quale ragione i nostri oppositori non hanno fatto domande
più dirette? La risposta è ovvia. Perché sapevano già quali risposte avrebbe
dato il funzionario. Può anche darsi che essi abbiamo fatto domande simili
ma non abbiano riportato le risposte per motivi chiaramente comprensibili a
tutti i lettori.
Vale la pena esaminare criticamente la seguente domanda che i nostri
oppositori fecero al funzionario:
Alcune persone ritengono che la Watch Tower non sia troppo tenera nei
confronti delle Nazioni Unite. Questo rappresenta un problema?
La formulazione di questa domanda è ambigua oltre ad essere contraddittoria.
Con l'espressione "Alcune persone ritengono" lasciano intendere che non sono
loro ad affermare ciò ma bensì altre persone! (Un modo per lavarsi le mani?
Per fare una bella figura?), ma poi si contraddicono quando asseriscono che
articoli di Svegliatevi! dimostrano come la Watch Tower abbia cambiato
atteggiamento e sia diventata più tenere nei confronti dell'ONU.
A questa domanda Oleg Dzioubinski rispose loro: "Si possono criticare le
Nazioni Unite?..." Cosa intende il funzionario con l'espressione: "Si
possono criticare le Nazioni Unite?..." Per illustrare, un cittadino, può
legittimamente ritenere il suo governo corrotto e malvagio ma finché
rispetta le leggi dello Stato non può essere perseguitato e neppure
discriminato per il suo pensiero. Sicuramente questo è ciò che intende il
funzionario quando disse che si possono criticare le N.U.
Sarebbe veramente grave se l'ONU pretendesse un'adesione ideologica ai suo
principi, in questo modo rischierebbe di trasformarsi in un regime
dittatoriale andando contro i suoi stessi statuti. Certamente non è questo l'ONU
che vorrebbero i nostri oppositori! A dimostrazione di quanto detto, la
Dichiarazione Dei Diritti Umani adottata dall'ONU, Art. 18 dice
espressamente:
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di
religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di
credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in
pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento,
nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti. Il grassetto è nostro.
Tenendo presente l'articolo 18 della Dichiarazione dei Diritti Umani, né l'ONU
e nessun stato membro o governo può sindacare sul contenuto di fede dei
testimoni di Geova o/e di qualsiasi altra fede religiosa. Lo dice anche
Finocchiaro:
Lo Stato, come non può valutare i principi accolti dalla Chiesa cattolica,
così non può sindacare quelli di altre confessioni.
Sicuramente questo è ciò che intese Oleg Dzioubinski quando disse
espressamente che si possono criticare le Nazioni Unite.
Pertanto, non c'è niente di così scandaloso nel criticare e definire un
governo "satanico" come hanno fatto i Testimoni di Geova e come continuano a
fare se esso non rispetta le leggi di Divine o/e i suoi stessi statuti. È
curioso ciò che hanno detto tutti i giornali riguardo le parole di Papa,
nell'Angelus domenicale di Lunedì, 10 Marzo 2003. Il papa riferendosi al
clima di guerra, disse letteralmente quanto segue:
«Nell'attuale contesto internazionale si avverte più forte l'esigenza di
purificare la coscienza e convertire il cuore alla pace vera. Quanto mai
eloquente è l'icona di Cristo che smaschera e vince le menzogne di Satana
con la forza della verità contenuta nella Parola di Dio. Nell'intimo di ogni
persona risuonano la voce di Dio e quella insidiosa del Maligno».
Il Gazzettino On Line del Lunedì, 10 Marzo 2003, commenta così le parole del
Papa:
Papa Wojtyla, nell'Angelus domenicale, ha esortato i cristiani a scegliere
tra il Bene e il Male... Giovanni Paolo Il ... non rinuncia a sottolineare
che «la guerra è una tentazione di Satana»: un messaggio ben diverso da
quello proposto continuamente dal presidente Bush che parla invece
dell'imminente guerra come di una lotta tra il Bene (l'America) e il Male
(l'Iraq). Il grassetto è nostro.
Sotto quale influenza, secondo Wojtyla, si trovano i governi che incitano
alla guerra se non nella morsa di Satana? Non è forse vero che perfino
molte correnti politiche hanno definito i loro stessi governi che sono a
favore della guerra come governi guerrafondai e malvagi. Cosa c'è di così
scandaloso nelle affermazioni dei testimoni di Geova? Perché ad alcuni è
permesso criticare, anche aspramente, e ad altri no? Per quale ragione
criticare i Testimoni di Geova per aver detto, tra le altre cose, ciò che la
Bibbia stessa dice, cioè che "tutto il mondo giace nel potere del malvagio"?
Da tener presente che il fatto che i Testimoni ritengano che il mondo giace
nel potere del malvagio e aspettino il futuro intervento di Dio sulla terra,
non ha implicazioni sull'osservanza delle leggi dell'ONU e di nessun altro
Stato. Non fanno nessuna mobilitazione politica creando scontri e oddio tra
chi la pensa diversamente. Si tratta di pensieri e speranze che non spettano
alla valutazione degli organi governativi.
Tra le altre cose questi pensieri e queste speranze non hanno come prodotto
una violazione delle Leggi dell'ONU o di nessun Stato, al contrario, nel
caso dei Testimoni di Geova, i loro insegnamenti producono cittadini
esemplari e obbedienti. Lo possono confermare gli stessi N.U. Perciò,
invitiamo i nostri oppositori a chiedere conferma all'ONU.
In certi casi il comportamento pacifico e neutrale dei Testimoni di Geova fa
molto comodo anche all'ONU stesso. Lo ammette la Isolda Oca, funzionaria
dell'ufficio ONG quando ha detto ai nostri oppositori quanto segue:
Non è insolito che un'organizzazione in disaccordo con le Nazioni Unite
divenga una loro ONG. Perché in alcuni casi un organismo del genere può
servire da tramite fra gruppi in conflitto l'uno con l'altro, ed esso
sarebbe benvenuto se desiderasse associarsi con le Nazioni Unite. Il
grassetto è nostro.
Non è forse vero che persone che accettano il credo dei Testimoni di Geova
diventano persone pacifiche e rispettose delle leggi dello stato in cui
vivono? Non è forse vero che i testimoni di Geova sono un gruppo religioso
che non ha partecipato militarmente a nessuna guerra? Prendiamo il caso del
genocidio in Ruanda. Contrariamente a quanto hanno fatto tutsi hutu di
religione cattolica e protestante, durante il genocidio dei tutsi e degli
hutu in Ruanda, ci sono stati testimoni di Geova hutu che hanno rischiato la
vita per proteggere tutsi, e testimoni di Geova tutsi che hanno protetto
hutu. Alcuni sono stati uccisi da estremisti per aver protetto i loro
compagni di fede.
Dove l'ONU, con la sua celebre Dichiarazione Dei Diritti Umani di portare
mantenere la pace e la sicurezza, ha fallito, i Testimoni di Geova sono
riusciti a portare pace e amore tra le persone anche a costo della loro
stessa vita. Ecco perché la funzionaria diceva che una ONG che non è d'accordo
con l'ONU "può servire da tramite fra gruppi in conflitto l'uno con l'altro".
Non a caso, tempo fa il "Il Corriere di Trieste" parlando dei testimoni di
Geova riferì:
"debbono essere ammirati per la loro fermezza e coerenza ideale, per la
loro unità che si rifiuta, a differenza delle altre religioni, di pregare lo
stesso Dio nel nome dello stesso Cristo, per benedire le due parti
contendenti, di portare la politica nella religione e servire interessi
terreni e Capi di Stato e Partiti, ed infine per la loro fedeltà sino al
martirio, al requisito fondamentale che Dio esige dall'uomo per la sua
salvezza: il comandamento NON UCCIDERE!"
Crisi del Golfo
Molto bizzarra l'accusa secondo la quale le pubblicazioni dei testimoni di
Geova rimasero insolitamente in silenzio durante la prima "Crisi del Golfo".
Questo silenzio, secondo i nostri oppositori, dimostra chiaramente che la
Watch Tower stava sostenendo indirettamente e ipocritamente le attività dell'ONU.
A primo acchito, la loro argomentazione sembra logica ma in realtà è
contraddittoria. Da una parte asseriscono che le pubblicazioni dei testimoni
di Geova hanno ammorbidito il loro linguaggio nei confronti dell''ONU e
dall'altra fanno notare ai funzionari di quest'ultimo che la Watch Tower è
critica verso l'ONU. Come stanno realmente le cose?
Leggendo tutte le pubblicazioni che vanno dal 1991 al 2000, non troviamo
neanche un articolo specifico che parla della "Crisi del Golfo" e tanto meno
riguardo l'intervento dell'ONU. Tuttavia, questa loro argomentazione
presuppone che nelle pubblicazioni dei testimoni di Geova, ovviamente prima
del 1991, si debbano trovare articoli che commentano tutti, o per lo meno, i
più importanti interventi dell'ONU della storia moderna. Le pubblicazioni
della Watch Tower parlano di questi interventi?
Consideriamo alcuni degli interventi più significativi dell'ONU:
Nel 1956 L'ONU intervenne a garanzia del "cessate il fuoco" nella zona del
canale Suez. Usando le espressioni dei nostri detrattori, le pubblicazione
dei Testimoni di Geova rimasero in silenzio. Possiamo dire che la "Crisi del
Suez" del 1956 era paragonata alla "Crisi del Golfo" del 1990. Chi conosce
bene la storia sa benissimo che il traffico dei petrolieri nel Canale di
Suez fu arrestato creando un disaggio economico internazionale non
indifferente. Vi furono affondate diverse navi, che ostacolarono la
navigazione. Sotto la superficie erano seminate mine esplosive, bombe e
altri detriti bellici. Non a caso, la Crisi del Canale del Suez fu chiamata
anche "Guerra di logoramento". A parte l'articolo di Svegliatevi del 22,
marzo 1975 p. 16-19, intitolato "Qual è il futuro del Canale di Suez?", e
qualche accenno in altri articoli, non troviamo neanche una sola parola
riguardo l'intervento stesso dell'ONU.
Le pubblicazione dei Testimoni di Geova rimasero in silenzio quando nel
1966, su proposta britannica, l'ONU adottò sanzioni economici (come nel caso
dell'Iraq) contro il governo razzista della Rhodesia. Le pubblicazioni dei
Testimoni di Geova rimasero in silenzio e non commentarono l'intervento dell'ONU.
Durante la Crisi nei territori occupati palestinesi, (tutt'ora in corso)
le pubblicazione dei Testimoni di Geova rimasero in silenzio quando nel 1967
l'ONU intervenne nella questione della "Guerra dei sei giorni". Gli unici
commenti che troviamo nelle pubblicazione hanno lo scopo di evidenziare che
la Gerusalemme che oggi gli ebrei occupano e che fu presa con la forza delle
armi con la guerra, non adempie le profezie bibliche riguardo la
restaurazione di Gerusalemme spirituale. Punto e basta! Neppure una sola
parola sull'intervento dell'ONU.
Sempre in quell'anno, nel 1967, l'ONU ordina Israele di ritirarsi dai
territori occupati nella guerra dei sei giorni ed invita gli arabi a
riconoscere lo stato d'Israele e a negoziare un trattato di pace. Anche in
questo caso le pubblicazioni rimasero in silenzio, non parlarono dell'intervento
dell'ONU se non per rimarcare il fatto che questa guerra non ha niente ha
che vedere con le profezie bibliche. Neppure una sola parola sull'intervento
dell'ONU.
Quando nel 1971 l'ONU intervenne per il "cessate il fuoco" tra Pakistan e
India a causa della disputa per il confine del Kashmir. A quel tempo, l'URSS
appoggiava l'India e la Cina appoggiava la Pakistan, era quindi un'altra
crisi internazionale molto pericolosa. Ancora una volta i Testimoni di Geova
rimasero in silenzio.
Le pubblicazione dei Testimoni di Geova rimasero in silenzio anche quando
nel 1973 l'ONU interviene per imporre una tregua tra gli arabi e gli
israeliani durante la famosa Guerra del Kippur.
Le pubblicazione dei Testimoni di Geova rimasero in silenzio anche quando
nel 1974 l'ONU con il suo intervento ha evitato una guerra tra Grecia e la
Turchia quando le truppe di quest'ultima sbarcarono nell'isola di Cipro
conquistandone la parte settentrionale. Le pubblicazioni dei Testimoni di
Geova non dissero neanche una sola parola sull'intervento dell'ONU.
Le pubblicazione dei Testimoni di Geova rimasero in silenzio anche quando
nel 1984 l'ONU interviene, dietro le richieste di sei paesi del Golfo per
garantire la navigazione nel golfo, dove la guerra tra Iran e Iraq provocava
continui incidenti alle petroliere in transito. Per l'ennesima volta le
pubblicazioni dei Testimoni di Geova rimasero in silenzio e non commentarono
l'intervento dell'ONU.
La lista potrebbe continuare ma crediamo che questi pochi esempi bastino per
dimostrare l'infondatezza delle affermazioni fantasiose dei nostri
oppositori. Come possiamo notare, le pubblicazioni dei Testimoni di Geova
non hanno commentato gli interventi dell'ONU prima del 1991 e non vediamo
perché lo dovevano fare proprio con la prima "Crisi del Golfo", cioè, da
quando si sono iscritti come ONG. Il comportamento della Watch Tower è stato
coerente con i suoi stessi principi.
Forse i nostri oppositori dimenticano, intenzionalmente, che le
pubblicazioni dei Testimoni di Geova non si intromettono nelle decisioni
politiche, né dell'ONU e nemmeno dei singoli paesi. Le loro pubblicazioni
hanno lo scopo di evidenziare che "Pace e Sicurezza" non verranno da parte
di nessuna organizzazione politica inclusa l'ONU. Ha sempre sostenuto questo
punto di vista biblico e continua a farlo.
Conclusione
Certo i nemici dei Testimoni hanno una peculiare capacità di "vedere il
diavolo anche nell'acqua santa". Citare è un'arte ma citare al di fuori del
contesto è una frode. Un'attività a cui i nostri detrattori si stanno
specializzando sempre più. In tutto questo c'è un curioso paradosso. Costoro
accusano la Watch Tower di citare il pensiero dalle fonti stravolgendone il
significato. Leggendo i documenti riportati non vi sembra che critici e
detrattori commettano lo stesso errore per cui accusano la Watch Tower? Non
si applicherà a loro l'adagio che dice: "Il lupo di cattiva coscienza . ?" I
nostri oppositori dovrebbero imparare a leggere con più attenzione prima di
giudicare. Ma forse hanno dimenticato cosa dice Proverbi 18:13:
Quando qualcuno risponde a una questione prima di averla udita, questo da
parte sua è stoltezza e umiliazione. Il grassetto è nostro.
Nel considerare le suddette accuse non si sa se provare ilarità, pena o
indignazione per questa, per quanto sconsiderata, mirata falsificazione dei
dati. Le loro accuse sono volte a far colpo su chi non conosce i Testimoni
di Geova e non di certo sui funzionari dell'ONU o sui Testimoni di Geova ben
informati.