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Citazioni
(troppo vecchio per rispondere)
Achille
2007-12-24 11:15:46 UTC
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Un paio di pagine che ho da poco inserito nel sito:

http://www.infotdgeova.it/citazioni/barclay.php
Barclay e la TNM: "Mi avete fatto dire con studiate mutilazioni il
contrario di quello che intendevo dire".

http://www.infotdgeova.it/citazioni/mantey.php
Mantey e la TNM: "... mi avete citato fuori del contesto... non mi
citate più in alcuna delle vostre pubblicazioni da ora in poi".

La WTS ha scritto:
"Ogni evidenza deve essere usata onestamente. Non togliete una citazione dal
contesto. Accertatevi che ciò che volete dire sia esattamente ciò che l'
autorità citata voleva dire". - "Manuale per la Scuola di Ministero
Teocratico", p.155, §11.

Saluti
Achille
Achille
2007-12-26 16:51:00 UTC
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Post by Achille
http://www.infotdgeova.it/citazioni/barclay.php
Barclay e la TNM: "Mi avete fatto dire con studiate mutilazioni il
contrario di quello che intendevo dire".
http://www.infotdgeova.it/citazioni/mantey.php
Mantey e la TNM: "... mi avete citato fuori del contesto... non mi
citate più in alcuna delle vostre pubblicazioni da ora in poi".
"Ogni evidenza deve essere usata onestamente. Non togliete una citazione
dal contesto. Accertatevi che ciò che volete dire sia esattamente ciò che
l'autorità citata voleva dire". - "Manuale per la Scuola di Ministero
Teocratico", p.155, §11.
Notate anche questa citazione dall'opuscolo "Trinità", pagina 6:

«Similmente il gesuita Edmund Fortman ammette: "L'Antico Testamento ... non
ci dice nulla - esplicitamente o implicitamente - di un Dio Trino, Padre,
Figlio e Spirito Santo. ... Non c'è nessuna prova che alcuno scrittore sacro
abbia anche solo sospettato l'esistenza di una [Trinità] all'interno della
Divinità ... Anche vedere [nell'"Antico Testamento"] suggerimenti o
prefigurazioni o 'segni velati' della trinità delle persone significa andare
oltre le parole e l'intento degli scrittori sacri". (Il corsivo è nostro). -
The Triune God, Grand Rapids 1972, pp. xv, 8, 9».

Dove la Torre di Guardia riporta la parola "trinità" fra parentesi quadre,
il testo originale riporta "paternità e filiazione". Sostituire "paternità e
filiazione" con [Trinità] non significa certo utilizzare un termine
equivalente od un sinonimo. Se le parole di Fortman vengono lette cosi come
egli le ha scritte (cosa che la stragrande maggioranza dei fiduciosi TdG non
sarà in grado di fare), cosa si dovrebbe concludere? Che Dio non è un Padre
e che Egli non ha nessun Figlio! Infatti, l'Antico testamento, secondo
Fortman, non permette di concludere che "alcuno scrittore sacro abbia anche
solo sospettato l'esistenza" di un Figlio Unigenito di un Dio Padre (questo
è il significato delle parole "paternità e filiazione"). La citazione di
Fortman, fatta nella sua integrità, si ritorcerebbe quindi contro gli stessi
TdG, dato che anch'essi, pur non accettando la Trinità, considerano Gesù
Figlio di Dio. Ecco quindi l'"opportuna" sostituzione di "paternità e
filiazione" con [Trinità] da parte del CD!

Si veda anche http://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore1.php

Achille
Mauro
2007-12-26 18:43:10 UTC
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L'Antico Testamento ... non ci dice nulla -
esplicitamente o implicitamente
- di un Dio Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo. ... (...)"

citazioni manomesse a parte,
quanro sopra è verissimo,
visto che l'Antico Testamento è la Bibbia ebraica.
E gli ebrei non credono nella Trinita',
anzi la considerano una bislacca credenza.






ciao,
Mauro
Achille
2007-12-26 18:53:53 UTC
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Post by Mauro
L'Antico Testamento ... non ci dice nulla -
esplicitamente o implicitamente
- di un Dio Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo. ... (...)"
citazioni manomesse a parte,
quanro sopra è verissimo,
visto che l'Antico Testamento è la Bibbia ebraica.
E gli ebrei non credono nella Trinita',
anzi la considerano una bislacca credenza.
Certo, ma questo è un altro discorso.
Io ho voluto far notare come la citazione fatta dalla WTS, se riportata per
intero, secondo quanto scritto effettivamente da Fortman, va contro gli
stessi insegnamenti della Società, secondo cui invece nel Vecchio Testamento
_esistono_ passi che lasciano intendere "l'esistenza di una _paternità e
filiazione_ all'interno della Divinità".
Citano quindi uno studioso, modificandone le parole, per "confutare" certe
credenze, mentre le stesse parole di questo studioso, se citate in maniera
corretta, confutano anche le loro di credenze...
Nell'opuscolo "Trinità" vi sono parecchi esempi del genere.

Ciao
Achille
Mauro
2007-12-26 18:59:07 UTC
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Post by Achille
stessi insegnamenti della Società, secondo
cui invece nel Vecchio Testamento
_esistono_ passi che lasciano intendere
"l'esistenza di una _paternità e
filiazione_ all'interno della Divinità".
ciao Achille,
sarei curioso di conoscere questi passi



ciao,
Mauro
Achille
2007-12-26 19:01:32 UTC
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Post by Mauro
Post by Achille
stessi insegnamenti della Società, secondo
cui invece nel Vecchio Testamento
_esistono_ passi che lasciano intendere
"l'esistenza di una _paternità e
filiazione_ all'interno della Divinità".
ciao Achille,
sarei curioso di conoscere questi passi
Per esempio, Genesi 1:26.
Secondo la WTS qui Dio (Padre), parlava con il Figlio.

Achille
Mauro
2007-12-26 19:19:57 UTC
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Post by Achille
Per esempio, Genesi 1:26.
Secondo la WTS qui Dio (Padre), parlava con il Figlio.
il passo che secondo i raeliani parla dei loro "elohim" ?
passo che secondo molti rivelerebbe un antico politeismo abraico ?
Aggiungo solo che avevo letto da qualche parte
il commento di un qualche monoteista ebraico
secondo il quale quello era (parole mie)
un plurale maiestatis.

chissa'


ciao,
Mauro
Aialon
2007-12-28 00:39:01 UTC
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Post by Achille
Post by Mauro
Post by Achille
stessi insegnamenti della Società, secondo
cui invece nel Vecchio Testamento
_esistono_ passi che lasciano intendere
"l'esistenza di una _paternità e
filiazione_ all'interno della Divinità".
ciao Achille,
sarei curioso di conoscere questi passi
Per esempio, Genesi 1:26.
Secondo la WTS qui Dio (Padre), parlava con il Figlio.
Achille
Posso?

Facciamo un omo: quando Mo­shé scrisse la Torà e giunse a questo versetto
(facciamo un uomo), {al plurale esortativo che potrebbe implicare che ci sia
più di un Creatore}, disse: "Signo­re dell'Universo! Perché fornisci agli
eretici un pretesto per affermare che ci siano più divinità?".

"Scrivi!", rispose Dio.

«Che chiunque desideri errare erri! [ ... ] Lasciamo invece che imparino dal
loro Creatore, che ha creato tutto, il quale, prima di creare l'uomo,
consultò i suoi angeli consiglieri!» (Midràsh Tankhumà Shemòt 18; Talmùd
Sanhedrìn 38b). Hashèm insegnò così che bisogna sempre consultare altre
persone prima di intraprendere grandi opere. Egli non si fece ostacolare
dalla pos­sibilità che in questo versetto si trovasse un'allu­sione
sacrilega: «Che chiunque desideri errare, er­ri!». Colui che veramente cerca
la verità, la può trovare; altrettanto vale per colui che cerca un pretesto
per essere blasfemo.

Alla luce di quanto sopra, Targùm Yonatàn para­frasa: ai Suoi angeli
consiglieri, che aveva creato il secondo giorno, Dio disse: «Facciamo un
uomo». Abravanel spiega che questa espressione indica che l'uomo fu creato
con grande meditazione e saggezza; il comando non è impersonale (che la
ter­ra faccia un uomo), bensì espresso in prima persona, poiché nella
creazione dell'uomo fu coinvolta la più profonda partecipazione e saggezza
della Prov­videnza Divina.



Saluti e auguri di buon Natale e Buon anno nuovo.

Aialon
Achille
2007-12-28 06:41:07 UTC
Permalink
"Aialon" <***@nopost.it> ha scritto nel messaggio news:FAXcj.203110$%***@twister2.libero.it...
...
Post by Aialon
Facciamo un omo: quando Mo­shé scrisse la Torà e giunse a questo versetto
(facciamo un uomo), {al plurale esortativo che potrebbe implicare che ci
sia più di un Creatore}, disse: "Signo­re dell'Universo! Perché fornisci
agli
Post by Aialon
eretici un pretesto per affermare che ci siano più divinità?".
Quindi in questi scritti extra biblici si previde l'utilizzo da parte degli
"eretici" di questo passo per sostenere che esiste una pluralità nella
divinità...
Molto interessante, davvero.
Tuttavia, secondo i TdG (ma anche secondo i cristiani), Dio parlava con Suo
Figlio in quel caso, e non solo con degli angeli.

Questa ovviamente non è mai stata la lettura ebraica del passo, come infatti
osservava il dott. Fortman, quando scriveva che non c'è nessun passo nelle
Scritture Ebraiche che consenta di intravedere una "paternità e filiazione"
all'interno della Divinità.
Tuttavia lo stesso Fortman osserva che la successiva lettura (e
reinterpretazione) di vari passi effettutata dal punto di vista cristiano ha
portato _i cristiani_ (ed anche i TdG) a conclusioni diverse: «Forse può
dirsi che alcune di queste scritture circa la parola, la saggezza e lo
spirito hanno fornito un clima in cui la pluralità presso la Divinità era
concepibile agli Ebrei. Comunque, questi scrittori ci danno definitivamente
le parole che il Nuovo Testamento usa esprimere la Trinità di persone, il
Padre, il Figlio, la Parola, la Saggezza, lo Spirito. E la loro maniera di
capire queste parole ci aiuta a vedere come la rivelazione di Dio nel Nuovo
Testamento va oltre la rivelazione di Dio nel Vecchio Testamento.» - "The
Triune God", Grand Rapids 1972, pp. xv, 8, 9. In definitiva, Fortman dice
che gli scrittori del Nuovo Testamento hanno comunque tratto uno spunto
trinitario dalle Scritture Ebraiche.

E anche i TdG pensano che nelle Scritture Ebraiche - lette anche qui
chiaramente dal loro punto di vista - vi siano diversi riferimenti al fatto
che Dio ha un Figlio unigenito.

Saluti cordiali
Achille
Mauro
2007-12-28 08:20:31 UTC
Permalink
Post by Achille
Quindi in questi scritti extra biblici si previde
l'utilizzo da parte degli "eretici" di questo passo
per sostenere che esiste una pluralità nella
divinità... Molto interessante, davvero.
Tuttavia, secondo i TdG (ma anche secondo i cristiani),
Dio parlava con Suo Figlio in quel caso, e non solo con degli angeli.
pluralita' nella divnita',
e che differenza c'e' piu' Dei o piu' Persone Divine ?

solo terminologica, IMHO
visto che ci sono p.e. neopaganesimi attuali
piu' monoteisti della Trinita' cristiana.

ciao,
Mauro

Omar
2007-12-26 23:50:36 UTC
Permalink
Post by Achille
Post by Achille
http://www.infotdgeova.it/citazioni/barclay.php
Barclay e la TNM: "Mi avete fatto dire con studiate mutilazioni il
contrario di quello che intendevo dire".
http://www.infotdgeova.it/citazioni/mantey.php
Mantey e la TNM: "... mi avete citato fuori del contesto... non mi
citate più in alcuna delle vostre pubblicazioni da ora in poi".
"Ogni evidenza deve essere usata onestamente. Non togliete una citazione
dal contesto.  Accertatevi che ciò che volete dire sia esattamente ciò che
l'autorità citata voleva dire".  - "Manuale per la Scuola di Ministero
Teocratico", p.155, §11.
«Similmente il gesuita Edmund Fortman ammette: "L'Antico Testamento ... non
ci dice nulla - esplicitamente o implicitamente - di un Dio Trino, Padre,
Figlio e Spirito Santo. ... Non c'è nessuna prova che alcuno scrittore sacro
abbia anche solo sospettato l'esistenza di una [Trinità] all'interno della
Divinità ... Anche vedere [nell'"Antico Testamento"] suggerimenti o
prefigurazioni o 'segni velati' della trinità delle persone significa andare
oltre le parole e l'intento degli scrittori sacri". (Il corsivo è nostro). -
The Triune God, Grand Rapids 1972, pp. xv, 8, 9».
Dove la Torre di Guardia riporta la parola "trinità" fra parentesi quadre,
il testo originale riporta "paternità e filiazione". Sostituire "paternità e
filiazione" con [Trinità] non significa certo utilizzare un termine
equivalente od un sinonimo. Se le parole di Fortman vengono lette cosi come
egli le ha scritte (cosa che la stragrande maggioranza dei fiduciosi TdG non
sarà in grado di fare), cosa si dovrebbe concludere? Che Dio non è un Padre
e che Egli non ha nessun Figlio! Infatti, l'Antico testamento, secondo
Fortman, non permette di concludere che "alcuno scrittore sacro abbia anche
solo sospettato l'esistenza" di un Figlio Unigenito di un Dio Padre (questo
è il significato delle parole "paternità e filiazione"). La citazione di
Fortman, fatta nella sua integrità, si ritorcerebbe quindi contro gli stessi
TdG, dato che anch'essi, pur non accettando la Trinità, considerano Gesù
Figlio di Dio. Ecco quindi l'"opportuna" sostituzione di "paternità e
filiazione" con [Trinità] da parte del CD!
Si veda anchehttp://www.infotdgeova.it/dottrine/pastore1.php
Achille
ignorante.
Non c'è bisogno di essere "fiduciosi Tdg" per capire che Fortman
intendeva "paternità e filiazione" in senso TRINITARIO. Per i
trinitari, Fortman incluso, queste parole significano TRINITA' e/o il
suo fondamento. Quindi il CD ha fatto bene a mettere Trinità tra
parentesi quadre.
E' Fortman semmai che pensa di confondere i suoi lettori con i
solfeggi verbali e il CD lo sgama

questa non è la tua birreria dove ve la bevete come volete
Continua a leggere su narkive:
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